«Più sostenibile, attrattiva e inclusiva». Ecco la nuova Bergamo disegnata dal Pgt

IL DOCUMENTO. Il Piano di governo del territorio approvato dalla Giunta taglia 1,15 milioni di metri cubi di edificabilità. Prevista l’estensione del Parco dei Colli con 3,5 milioni di metri quadrati. Leggi l’approfondimento su L’Eco di Bergamo in edicola giovedì 18 maggio.

Più sostenibile, più inclusiva e più attrattiva: è su queste tre direttrici che il nuovo Piano di governo del territori o - presentato oggi, mercoledì 17 maggio, a Palazzo Frizzon i dopo l’approvazione della Giunta - muove le sue leve. Il documento – o meglio, la serie di documenti – che definirà lo sviluppo di Bergamo da qui ai prossimi 10 anni rappresenta un piano completamente nuovo, che cambia radicalmente, dopo 13 anni, i contenuti, gli strumenti e le finalità del documento strategico di sviluppo della città.«Una città - hanno sottolineato il sindaco Giorgio Gori e l’assessore alla Trasformazione urbanistica Francesco Valesini - che si trasforma su se stessa con un consumo di suolo azzerato, senza più espandere l’edificato e ripensando gli strumenti di gestione e governo della città».

Zero consumo di suolo

Per garantire l’azzeramento di consumo del territorio, la Giunta Gori taglia 1,15 milioni di metri cubi di edificabilità riconosciuta oggi dal piano vigente, il più significativo taglio di volumetrie mai realizzato in città (furono poco meno di 800mila i metri cubi ridotti dall’attuale piano rispetto a quello precedente), mentre gli ambiti di trasformazione vengono ridotti drasticamente a soli 3: Porta Sud, l’ex Gres e l’ex Reggiani, tutte grandi aree dismesse ancora da riconquistare per ricucire il tessuto urbano della città. Tutti gli altri ambiti – erano 41 nel piano vigente – vengono cancellati laddove previsti su suolo libero, mentre i restanti passano nel Piano delle regole, sottoposti quindi a un sistema di norme più stringenti.

La cintura verde

Verrà inoltre riaggiornato il progetto della «Cintura verde», ampliando e rafforzando le forme di tutela e salvaguardia del territorio. Nasce, così, una nuova vasta area verde denominata «Parco delle Piane agricole», che si estende dalla Valle di Astino abbraccia la città a sud fino alla Martinella - attraverso una serie di stanze verdi che passano dal Parco Martin Lutero alla Trucca al Parco Ovest, al sistema dei Corpi Santi. Per consolidare questo spazio, il Comune punta all’acquisizione di oltre 300mila metri quadrati di territorio - che quindi diverranno patrimonio pubblico - attraverso lo strumento della compensazione urbanistica, ma soprattutto inserisce nel documento l’estensione di 3,5 milioni di metri quadrati dell’attuale Parco dei Colli.

La Bergamo inclusiva

Altra direttrice fondamentale è quella di una Bergamo sempre più inclusiva. Per riuscirci, il Piano di governo del territorio sviluppa un’attenzione particolare sul tema della casa e su quello della scuola, individuati come volani di sviluppo sociale e dei quartieri. Per costruire questa proposta il Comune di Bergamo si è avvalso della consulenza anche di una dei massimi esperti sul tema dell’housing sociale, oltre che ex assessore di Milano Gabriele Rabaiotti. Tra le misure che il Piano individua per centrare questo obiettivo, vi è, innanzitutto, l’obbligo di riconoscere il doppio della percentuale di housing sociale rispetto a quella oggi prevista – la quota passa dal 10% al 20% -, laddove si preveda la realizzazione di nuove destinazioni residenziali. L’8% di questa quota potrà essere messo in vendita a valori convenzionati, mentre il restante 12% verrà messo sul mercato in affitto calmierato o, in alternativa, potrà essere «monetizzato». La scuola, in parallelo, diviene punto strategico - di natura anche sperimentale - del nuovo disegno della città pubblica, una leva straordinaria per quel che riguarda le scelte urbane e urbanistiche della città. Un nuovo modello di quartieri e di welfare si sviluppa infatti intorno ad esse, scelte come luoghi essenziali innanzitutto per via della capillarità della loro presenza nei quartieri cittadini, ma anche per via della necessità di individuare nuove funzioni all’interno dei propri spazi.

Un piano all’altezza dei tempi

«Il nuovo Piano che abbiamo predisposto - sottolinea Francesco Valesini - consente finalmente all’amministrazione comunale di dotarsi di uno strumento di governo del territorio cittadino all’altezza di tempi che stiamo vivendo, consolidando in modo più sistematico quanto già fatto in molte delle operazioni promosse in modo più puntuale in città sul tema della riqualificazione e rigenerazione urbana e superando finalmente la difficile gestione di altre previsioni urbanistiche del piano precedente, approvato ormai più di dieci anni fa, che abbiamo dovuto in molti casi inevitabilmente subire, condizionando le scelte della stessa amministrazione».

Approfondisci l'argomento sulla copia digitale de L'Eco di Bergamo di giovedì 18 maggio

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