Pedaggi salati in autostrada, scatta il ritocco anche in A4

DA GENNAIO. Sulla rete Autostrade per l’Italia aumento dell’1,8%, fino a 50 euro in più l’anno per la tratta da Bergamo a Milano.

Anno nuovo, rincari nuovi. Vale anche per le autostrade: non per tutte, ma per alcune delle tratte più frequentate dai bergamaschi è scattato il balzello. Dal 1° gennaio è infatti entrato in vigore l’aumento per la rete gestita da Autostrade per l’Italia, con un adeguamento tariffario dell’1,8%: i «ritocchi» riguardano ad esempio l’A4 nel tratto Milano Fiorenza-Brescia Ovest, poi l’A1 Milano-Napoli, l’A8 Milano-Varese e molte altre tratte nel resto d’Italia.

Per le altre società concessionarie, come ad esempio la Brebemi, nessun rincaro; l’A35 aveva alzato i propri pedaggi del 12% durante la scorsa estate, e tra l’altro la recente proroga della concessione a Brebemi per la gestione dell’A35 aveva anche «lo scopo di limitare l’aumento tariffario necessario per raggiungere l’equilibrio economico-finanziario».

Le nuove tariffe, tratta per tratta

Ma, in soldoni, a quanto ammonta l’aumento dei pedaggi dell’A4? Confrontando le tariffe vigenti sino al 31 dicembre 2024 con quelle entrate in vigore con l’anno nuovo, per le tratte più tipiche percorse dagli automobilisti bergamaschi il rincaro medio è di 10 centesimi. Esempi concreti: da Bergamo alla Barriera Milano Est si passa da 3,60 a 3,70 euro, da Bergamo all’allacciamento Tangenziale Est Milano la cifra si alza da 4,10 a 4,20 euro, per Bergamo- Ospitaletto si passa da 2,60 a 2,70 euro, la tratta Bergamo-Monza sale da 5,30 a 5,40 euro, Bergamo-Brescia Est da 4,30 a 4,40 euro. Per una questione di arrotondamenti, invece, restano immutati i costi di alcuni tragitti più brevi.

Quasi 50 euro in più all’anno

Gli effetti di questi rincari per i pendolari a quattro ruote sono presto calcolati: 10 centesimi per tratta diventano 20 centesimi al giorno per un tragitto di andata-ritorno. Per un lavoratore medio che va in ufficio a Milano per cinque giorni, è l’equivalente di un euro in più alla settimana, e dunque gli aumenti di spesa arriveranno fino a quasi 50 euro all’anno (tenendo conto che nel corso dell’anno ci sono anche alcune settimane di ferie in cui non si percorre l’autostrada).

«Adeguamento corrispondente al tasso di inflazione»

Gli aumenti introdotto da Autostrade per l’italia, spiega il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in una nota, rappresentano «un adeguamento tariffario corrispondente al tasso di inflazione programmato per il 2025» come previsto dalla legge sulla concorrenza. Su richiesta del ministero, Autostrade per l’Italia «ha confermato che gli sconti generalizzati per gli utenti saranno mantenuti. La sospensione di tali sconti avrebbe infatti comportato un aumento complessivo delle tariffe pari a circa il 3%».

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