Parte un colpo di pistola, bambina bresciana di 3 anni in fin di vita: ricoverata a Bergamo

IN ELISOCCORSO. Una bambina di 3 anni bresciana è in fin di vita, ricoverata in Terapia intensiva all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Le condizioni sono ritenute disperate. «E’ in fin di vita», spiegano gli inquirenti in costante collegamento con il centro di Terapia intensiva dell’ospedale di Bergamo dove la piccola è ricoverata, trasferita d’urgenza in elisoccorso dal Bresciano. Ma sulla dinamica che ha portato una bambina di tre anni a ferirsi con un colpo di pistola partito dall’arma del padre non ci sono ancora certezze. Non è chiaro se a premere il grilletto dell’arma incustodita sia stata la bimba di tre anni o la sorella di cinque.

L’allarme dato dal papà

L’allarme è stato lanciato a metà pomeriggio del 31 dicembre da un’abitazione di Gardone Valtrompia, paese nel Bresciano. La telefonata disperata è quella dei genitori di due bambine perché la piccola di casa, tre anni, è stata raggiunta in pieno viso da un proiettile calibro nove. Si tratterebbe di un colpo partito accidentalmente dall’arma del padre, regolarmente detenuta, che l’uomo pare tenesse carica - così ha riferito ai carabinieri - per paura dei ladri.

La piccola era in giardino con la sorella

Non è chiaro come la pistola possa essere finita nelle mani di una piccina e soprattutto i militari dell’Arma, coordinati dal sostituto procuratore Marica Brucci, devono capire se sia stata la stessa bimba di tre anni a premere inavvertitamente il grilletto o se sia stata la sorellina di due anni più grande, che al momento della tragedia era con lei nel giardino della villetta. La versione dei genitori sarebbe identica e compatibile con il ferimento da parte della bimba, ma gli inquirenti dovranno effettuare dei sopralluoghi e delle analisi balistiche per cristallizzare la dinamica. Le risposte non saranno quindi immediate.

Si tratterebbe di un colpo partito accidentalmente dall’arma del padre, regolarmente detenuta, che l’uomo pare tenesse carica - così ha riferito ai carabinieri - per paura dei ladri

Reato di omessa custodia

Sicuramente al momento si ipotizza il reato di omessa custodia dell’arma che non doveva essere alla portata di un minore e rivelarsi un tragico gioco per una bambina di tre anni. Il pensiero di tutti ora è proprio alla bimba che lotta tra la vita e la morte. I medici intervenuti in un primo momento sono riusciti a stabilizzare le condizioni della piccola poi intubata e attualmente in stato di coma.

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