«Papa Giovanni», ricoveri a quota 124: stop visite dei parenti. Stretta anche alla Bg Est

Covid, le restrizioni nell’ospedale cittadino scattano a partire dal 10 gennaio. Pezzoli: «Inevitabili per la sicurezza». All’Asst Bergamo Est le visite sono state sospese il 5 gennaio.

L’incremento di pazienti è costante, il lavoro organizzativo incessante. Il «Papa Giovanni» è una trincea che mai ha ceduto al virus, da due anni a questa parte. I numeri tornano a descrivere una situazione di significativa pressione: all’ospedale della Trucca sono saliti a 106 i pazienti Covid ordinari, 13 in più di martedì, mentre la Terapia intensiva accoglie 18 malati (-1). Fabio Pezzoli, direttore sanitario del «Papa Giovanni», tratteggia uno scenario di «continuo incremento di ricoverati, seppur – specifica – non come l’anno scorso». Anche ieri la rete ospedaliera regionale si è confrontata in una call, per definire un nuovo ampliamento di postazioni per i pazienti Covid in area medica. Così, l’ospedale cittadino ieri ha «aumentato ulteriormente i posti letto in Torre 2, aggiungendone 8 per arrivare a 24 posti in più entro venerdì – spiega Pezzoli –. In totale avremo 44 posti letto Covid in Torre 2, a cui si aggiungono i 44 già predisposti nel reparto di Malattie infettive. Oltre a questi abbiamo delle coorti in altri reparti, in particolare in Ginecologia e Pediatria, per isolare i pazienti positivi ma ricoverati per altre patologie, senza sintomatologia Covid». Una curva si snoda raccontando attraverso le cifre l’avanzata del virus. Mercoledì 29 dicembre i pazienti ordinari al «Papa Giovanni» erano 67, in una settimana sono aumentati di 39 unità: +58%.

Fino a quando proseguirà, questa tendenza? «Fare previsioni è molto difficile – confida Pezzoli –. Si parla di un paio di settimane ancora, almeno. Il lavoro organizzativo è certamente in itinere: è analogo a ciò che si faceva nelle precedenti ondate, anche se la velocità allora era molto più elevata. In questo momento abbiamo una media di 6-7 accessi al giorno».

Resta più stabile il quadro delle Terapie intensive: il 29 dicembre i pazienti in rianimazione Covid erano 18, stesso dato che si osservava anche ieri. «Per fortuna gli ingressi in Terapia intensiva sono molto più lenti – conferma il direttore sanitario –: se un anno fa il 30% dei ricoverati andava in rianimazione, adesso siamo a circa il 10%. In rianimazione arrivano i non vaccinati». La predisposizione di nuovi posti letto Covid impatta sulle altre attività: «L’attività di sala operatoria è già stata ridotta e, se sarà necessario, dovremo andare a ridurla ulteriormente. È una situazione complessa – spiega Pezzoli –, perché ancora una volta si vanno a penalizzare le altre patologie. Anche per il personale sta diventando pesante: da due anni si vive l’emergenza con riduzione dei riposi, delle ferie, e ora si chiede un ulteriore sforzo, per esempio ai chirurghi e agli specialisti chiamati a fare le guardie Covid».

Pg23, da lunedì stop ai visitatori

Un altro passo indietro ulteriore, «inevitabile per garantire la sicurezza di tutti» spiega Pezzoli, riguarda l’accesso ai visitatori. Da lunedì 10 gennaio, infatti, entreranno in vigore regole più restrittive per gli accessi dei visitatori e degli accompagnatori all’interno del Pronto soccorso, degli ambulatori e dei reparti dell’Asst «Papa Giovanni» . «La decisione – spiega l’azienda in una nota – è stata presa alla luce della recente evoluzione epidemiologica e del recente incremento del tasso di positività nella popolazione generale. L’obiettivo delle nuove restrizioni è quello di proteggere i pazienti e più in generale, di tutelare il più possibile dal contagio gli spazi clinici degli ospedali di Bergamo e di San Giovanni Bianco e delle altre sedi dell’Asst Papa Giovanni».

Non sarà più permesso l’ingresso ai visitatori nelle stanze di degenza dei reparti e delle Terapie intensive; anche l’accesso alle aree Covid non è consentito (se non in caso di autorizzazioni eccezionali). L’accesso alle stanze di degenza e nelle aree interne degli ambulatori e del Pronto soccorso è consentito solo agli accompagnatori e ai caregiver autorizzati di minori, gravide e puerpere, grandi anziani allettati, pazienti con barriera linguistica e quelli in fine vita; per questi casi, è sempre necessario il possesso di Green pass rafforzato e mascherina Ffp2. L’accesso per gli accompagnatori/caregiver di pazienti in possesso del riconoscimento di disabilità grave resta consentito senza Green pass e mantenendo le adeguate norme comportamentali e igienico-sanitarie (è richiesta mascherina Ffp2). Nelle sale d’attesa del Pronto soccorso degli ambulatori e dei reparti, gli accompagnatori devono essere in possesso di Green pass rafforzato e Ffp2. L’accesso dei volontari delle associazioni nelle stanze di degenza non sarà consentito; potranno proseguire l’attività nelle aree ambulatoriali e nelle altre aree non a contatto diretto con i pazienti, se in possesso di Green pass rafforzato e utilizzando la mascherina Ffp2.

Gli informatori scientifici del farmaco, gli «Specialist», i consulenti di parte, il personale sanitario esterno autorizzato avranno accesso alle aree interne dell’Asst Papa Giovanni solo se in possesso di Green pass rafforzato e di mascherina Ffp2. Non sarà consentito l’accesso ai referenti spirituali esterni e agli addetti alla cura della persona, se non con autorizzazioni eccezionali e se in possesso di Green pass rafforzato e Ffp2.

Bergamo Est, stop da ieri

Da ieri, in tutti gli ospedali dell’Asst Bergamo Est le visite dei parenti/familiari sono sospese, salvo specifiche situazioni: fine vita; categorie «fragili» necessitanti, secondo valutazione medica, dell’ingresso dei famigliari più stretti; neopapà, limitatamente al momento del parto (travaglio di parto attivo) e alla degenza in patologia neonatale. I parenti autorizzati all’ingresso, spiega l’Asst, saranno forniti di mascherina Ffp2 nella hall ospedaliera e qui sottoposti ad attività di pre-filtro Covid.

Nei giorni scorsi avevano annunciato restrizioni negli accessi ai visitatori anche la Casa di cura San Francesco, gli Istituti ospedalieri bergamaschi e Humanitas.

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