Palazzo della Libertà, pronto il progetto per il bando di Fondazione Cariplo

L’INTERVENTO. Il Comune partecipa con Lab80. Incarico agli architetti Colleoni e Licini. I lavori: spazi multifunzionali al piano terra e l’auditorium rimesso a nuovo.

Dieci anni fa avevano messo nero su bianco un progetto di recupero di Palazzo della Libertà con l’idea di restituirlo alla città come «Casa delle Arti». Ora il Comune di Bergamo ha affidato agli architetti Angelo Colleoni e Melania Licini l’incarico di stilare un progetto di fattibilità tecnico-economica finalizzato alla partecipazione al bando della Fondazione Cariplo «Luoghi da rigenerare. Restituire alla comunità attraverso la cultura luoghi abbandonati o sottoutilizzati». Obiettivo: recuperare fondi per sistemare il piano terra del monumentale edificio, ceduto al Comune in virtù di un accordo tra Agenzia del Demanio (che del palazzo è proprietaria), Prefettura, Ministero della Giustizia e Palazzo Frizzoni.

Tempi stretti per partecipare al bando

Il piano di intervento da presentare alla Fondazione Cariplo entro la metà del mese di luglio (tempi strettissimi, quindi) prevede la sistemazione dell’atrio di ingresso, dell’auditorium con relativo foyer, della sala sino a poco tempo fa occupata dall’Uepe e dell’ex alloggio del custode, con l’intenzione di farne spazi destinati ad ospitare attività culturali. Multifunzionalità sarà la parola d’ordine, fanno sapere da Palazzo Frizzoni. Così l’auditorium in uso a Lab80 (partner del Comune in questa partita, in qualità di inquilino storico del Palazzo della Libertà) sarà rinnovato pensando a farne una sala multimediale più accogliente dell’attuale. L’idea è di rifare palco e gradinata, con sedute più comode, e di dotare l’auditorium di nuove attrezzature tecnologiche.

La sala polivalente

L’ex Uepe – circa 200 metri quadri attualmente occupati dalla mostra sulla Bergamo del futuro, occasione per visitare almeno una parte dell’edificio del Bergonzo – diventerà una sala polivalente, in grado di ospitare proiezioni ma anche conferenze, concerti, piccoli spettacoli teatrali. Insomma, non solo cinema. Mentre l’ex alloggio del custode potrebbe ospitare laboratori e attività di coworking.

Aspettando i fondi

Capitolo risorse. Comune e Lab80 contano di ottenere dal bando Cariplo il massimo dei fondi ottenibili (400mila euro da utilizzare – come prevede l’avviso – in parte per i lavori e in parte per le iniziative culturali); finanziamenti che andrebbero a coprire una buona fetta delle spese, dal momento che l’intervento di recupero verrebbe a costare, secondo una prima stima, circa 500mila euro. Se l’esito del bando fosse positivo e arrivasse – come pare – entro l’inizio del prossimo anno, i lavori al piano terra potrebbero iniziare la prossima primavera. Ancora incerto, invece, il destino del primo piano del palazzo : un lungo corridoio sul quale si affacciano diverse stanze, 300 metri quadri in tutto anch’essi nelle disponibilità del Comune.

Il parere della Sovrintendenza

Non va dimenticato che sul progetto di recupero di piano terra e primo piano del Palazzo della Libertà dovranno esprimersi anche Sovrintendenza e Demanio. Il via libera pare scontato, ma non è detto. Intanto si procede con lo studio di fattibilità affidato agli architetti Colleoni e Licini, poi sarà la volta del progetto esecutivo. E se i finanziamenti chiesti alla Fondazione Cariplo non dovessero arrivare, toccherà necessariamente pensare a un piano alternativo.

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