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(Foto di Bedolis)
IL CANTIERE . Rush finale per la ristrutturazione di auditorium, foyer e atrio: la Sala dell’Orologio sarà usata anche per le proiezioni. Il Comune: «Nuovo polo culturale». Lab80: «Spazio multiforme dalla forte identità».
Lo spoiler è arrivato via mail: «I lavori stanno giungendo al termine e non vediamo l’ora di vivere e farvi vivere i nuovi spazi». Così Lab80, nella sua newsletter, ha annunciato che la «Casa del cinema» di Palazzo Libertà è quasi pronta, solleticando la curiosità dei suoi oltre mille tesserati e non solo. La data della «prima» di Auditorium, foyer, atrio e Sala dell’Orologio, rimessi a nuovo, non è stata ancora stabilita, si sta definendo la programmazione (probabile, ma non certa, la concomitanza con il Bergamo Film Meeting che apre l’8 marzo). Il cantiere partito a settembre, per un costo complessivo di 550mila euro, cofinanziato da Comune e Lab80, con un contributo di 380mila euro di Fondazione Cariplo, è comunque al rush finale. «I lavori sono completati, e il risultato è ottimo», conferma l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini, con un inciso: «È un luogo in cui qualsiasi bergamasco è stato almeno una volta: entrandoci ora noterà il cambio significativo, una ristrutturazione così non c’era mai stata». «Non vediamo l’ora di ricominciare dopo tanti mesi di chiusura, l’Auditorium ci mancava», aggiunge Sergio Visinoni di Lab 80.
«Ci saranno i grandi eventi in Auditorium, su uno schermo tutto nuovo, con nuove comode poltrone (i posti saranno 248, leggermente meno dei precedenti a vantaggio della comodità). L’Atrio del palazzo sarà il vero hub dello spazio, ospitando mostre, installazioni, incontri ed eventi»
L’assessore Valesini ricorda come il progetto di un «polo del cinema, dell’arte e della cultura» a Palazzo Libertà parta da lontano: la concessione ventennale del Demanio è arrivata nel 2022, dopo lunghissima trattativa, con i primi interventi partiti nel 2023 con la Capitale della Cultura (quando il Demanio ha sistemato le facciate esterne per 2 milioni di euro).
È Lab80, che si è aggiudicato il bando per gestire per i prossimi nove anni gli spazi, a descrivere il loro utilizzo: «Ci saranno i grandi eventi in Auditorium, su uno schermo tutto nuovo, con nuove comode poltrone (i posti saranno 248, leggermente meno dei precedenti a vantaggio della comodità); torna la Sala dell’Orologio, che pian piano sta diventando quel gioiellino che volevamo creare, una piccola grande sala per le proiezioni che sarà presto operativa e che nei prossimi mesi diventerà ancora più bella; l’Atrio del palazzo sarà il vero hub dello spazio, ospitando mostre, installazioni, incontri ed eventi». Alla ristrutturazione si è accompagnata una dotazione impiantistica all’avanguardia. L’assessore alla Cultura Sergio Gandi, annunciando che sarà presto presentato il calendario di eventi (che comprende anche il 25 Aprile), fa notare i «punti di forza» del restyling: «La Sala dell’Orologio, già usata per le mostre durante la Capitale 2023, ora potrà essere utilizzata anche come seconda sala cinematografica. Resterà comunque uno spazio versatile (le sedute saranno quindi removibili, ndr), sia per eventi sia per le proiezioni». E poi, ancora, «un vero e proprio atrio-hub, che potrà essere usato per installazioni e mostre». Proprio qui, «sotto» l’affresco di Giuseppe Santagata dedicato ad Antonio Locatelli, era allestita la mostra «Nelle vostre tiepide case. Un coro di voci per il Giorno della Memoria», una sorta di anteprima nell’uso degli spazi.
Lo spazio avrà anche un nuovo nome (per ora top secret), segno «di un’identità forte, di un luogo che vuole diventare cuore pulsante della città. Uno spazio che sarà la casa non solo del cinema ma dell’arte e della cultura, uno spazio multiforme, interscambiabile, transdisciplinare», assicura Lab80. Uno spazio che accoglierà la programmazione ordinaria di Lab 80 e i più grandi eventi, a cominciare dal prossimo Bergamo Film Meeting, in programma a marzo, per proseguire con Orlando Festival e Festival Danza Estate. L’assessore Valesini ricorda anche l’altro tassello che completerà le nuove destinazioni di Palazzo Libertà: «Nel Pop sono già stati stanziati i 450mila euro per sistemare il primo piano, che diventerà la sede di BergamoScienza, rafforzando la collaborazione con Lab80».
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