Ostello, uno spiraglio per la riapertura: «Nel Bilancio della Provincia le prime risorse per il risanamento»

BERGAMO . Servono 900mila euro per poter riaprire la struttura al Monterosso, chiusa dall’ottobre 2022. Il presidente di Via Tasso Gandolfi: «Con le variazioni di settembre c’è la possibilità di trovare una parte dei fondi necessari».

Il futuro dell’ostello della gioventù di Monterosso è legato alle pieghe del bilancio della Provincia di Bergamo. Con la discussione delle variazioni finanziarie a settembre, si potrebbero trovare le prime risorse per avviare un primo lotto di lavori che consentirebbe alla struttura di tornare in attività dopo quasi due anni di chiusura. È dall’ottobre 2022 che l’ostello, di proprietà della Provincia, ha chiuso le porte ai turisti. Per rimetterlo in sesto serve quasi un milione di euro, di cui al momento Via Tasso non dispone. E il gestore, la società Central Hostel Bergamo, a cui è stato affidato il funzionamento della struttura, è già intervenuto dove possibile, con i primi lavori di riqualificazione.

La palla passa ora alla Provincia, impegnata, spiega il presidente Pasquale Gandolfi, a recuperare almeno parte dei fondi necessari a far ripartire la struttura, che già ha perso l’anno della Capitale della Cultura. «Per riqualificare l’edificio servono 900mila euro – fa il punto il presidente della Provincia –. Con le variazioni di bilancio che saranno discusse a settembre, c’è la possibilità di trovare una parte delle risorse. L’obiettivo è riuscire ad avviare un primo lotto funzionale alla riapertura. Con questi primi lavori, l’ostello potrà riaprire. L’obiettivo è riaprire prima possibile».

Oltre un anno fa Via Tasso ha approvato uno «studio di fattibilità per il risanamento conservativo»

Una cifra, quei 900mila euro, che non è una novità. Oltre un anno fa, la Provincia, con un decreto firmato dal presidente Gandolfi, approvava uno «studio di fattibilità per il risanamento conservativo», un piano da 900mila euro. Nel documento venivano riportate le condizioni della struttura, «in pessimo stato di manutenzione e totale abbandono». Da allora qualche passo in avanti è stato fatto, perché il nuovo gestore, che ha le chiavi dell’ostello dall’ottobre 2022, ha avviato una serie di interventi di sistemazione, dalla pavimentazione del cortile al taglio delle piante infestanti. Lavori di manutenzione che, questa la posizione dell’attuale gestore ma anche della proprietà, sarebbero dovuti essere effettuati dalla precedente gestione,una questione che è sotto la lente dei legali di Via Tasso.Nonostante gli interventi effettuati, la struttura non è però nelle condizioni di poter aprire.

Il piano di risanamento da 900mila euro è già inserito nel Piano delle opere pubbliche della Provincia

Il dispiacere più grande lo vive il gestore, Emilio Scandella, amministratore della Central Hostel Bergamo: «È un peccato vedere uno stabile così che non viene utilizzato. Ci tengo però a dire che non è in stato di abbandono, anzi, attualmente è meglio di come era precedentemente. Purtroppo è stato lasciato in pessime condizioni, per quanto possibile, abbiamo provveduto ad effettuare diversi lavori di risanamento: abbiamo rifatto la copertura esterna perché filtrava acqua, tinteggiato le ringhiere, abbiamo cambiato le gronde. Ma servono ancora grossi interventi, ad esempio sui servizi igienici, che devono essere rifatti. Noi siamo collaborativi e positivi: è arrivato il tempo di far ripartire questo ostello, che merita di essere riaperto». Il piano di risanamento da 900mila euro è già inserito nel Piano delle opere pubbliche della Provincia. Tra gli interventi in programma, la riparazione di tutti i serramenti, l’installazione di una nuova pompa di calore, il rifacimento dell’intero impianto elettrico, dei balconi, dei servizi igienici, la tinteggiatura interna ed esterna, l’acquisto di nuovi arredi per 27 camere.

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