Oggi al voto oltre 832 mila bergamaschi: urne aperte in 970 sezioni fino alle 23

Le elezioni. Sulle schede a disposizione 225 nomi in lizza: col taglio dei parlamentari, nei collegi bergamaschi si eleggeranno poco più di una decina di parlamentari.

Silenzio (elettorale), parlano le urne. Se la voce sarà forte e chiara oppure flebile dipenderà dalla partecipazione, l’incognita di ogni tornata. La macchina è pronta, e gli elettori? Oggi dalle 7 alle 23, nelle 970 sezioni ordinarie allestite sul territorio provinciale (cui si aggiungono 65 seggi speciali tra ospedali e case di cura, oltre a 21 seggi Covid), 832.586 bergamaschi (421.788 donne e 410.798 uomini) sono chiamati a eleggere 600 parlamentari (1/3 rispetto alle ultime Politiche del 2018). Sulle schede (gialla per Palazzo Madama e rosa per Montecitorio) i bergamaschi troveranno 225 nomi (la somma tra tutti i collegi proporzionali e uninominali), dei quali solo 37 (pari al 16,4%) under 40. Sono 67 i candidati nati in provincia di Bergamo (alcuni in corsa fuori territorio). La rappresentanza istituzionale orobica, complice appunto il «taglio delle poltrone», è destinata a ridursi dai 20 eletti attuali a poco più di una decina.

La geografia

A cambiare anche la geografia del voto, con i nuovi confini dei collegi che consegnano una frammentazione tortuosa. Il Rosatellum – l’attuale legge elettorale – è composto da una parte proporzionale (con collegi plurinominali) e da una maggioritaria (con collegi uninominali). Per la parte proporzionale della Camera la gran parte della Bergamasca (207 comuni su 243) costituisce il collegio Lombardia 3-P01, che attribuisce 4 seggi; ci sono poi 36 comuni tra Isola e Valle Imagna inseriti – con le province di Como, Sondrio e Lecco – nel collegio Lombardia 2-P02, che assegna 5 seggi.

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Per la parte proporzionale del Senato, invece, l’intera Bergamasca afferisce al collegio Lombardia P03, che comprende anche le province di Brescia, Mantova e Cremona e che attribuisce 6 seggi. Per la parte proporzionale, tra Camera e Senato, c’è dunque in ballo un totale di 15 seggi (non tutti però pienamente bergamaschi). C’è poi il versante maggioritario, con i diversi collegi uninominali. Per la Camera, 117 comuni tra città e valli compongono il collegio Lombardia 3-U02 (Bergamo), altri 90 comuni della Bassa costituiscono il collegio Lombardia 3-U01 (Treviglio), infine 36 comuni tra Isola e valle Imagna sono inseriti nel collegio Lombardia 2-U05 (Lecco). Al Senato, invece, 182 comuni tra città e valli definiscono il collegio Lombardia U07 (Bergamo), mentre 61 comuni della pianura afferiscono al collegio Lombardia U09 (Treviglio) che comprende altri 56 comuni della Bassa bresciana. Sono così 5, complessivamente, i collegi uninominali in gioco tra Camera e Senato (compresi quelli in condivisione con più province). I voti della Bergamasca, in sostanza, contribuiscono a determinare 20 seggi parlamentari.

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L’affluenza

Lo scrutinio comincerà subito dopo le 23, partendo dalle schede per il Senato (qui la pagina con i dati in tempo reale). All’opera quasi 5mila tra scrutatori, presidenti e segretari di seggio. La durata delle operazioni dipenderà dall’affluenza, vero spauracchio per partiti e candidati. Anche in Bergamasca, di solito terra virtuosa, la partecipazione potrebbe scendere sotto l’80%. Nel 2018 l’affluenza fu dell’81,95%, nel 2013 dell’81,89%, e più in generale da inizio millennio si è sempre rimasti al di sotto del 90%.

La terra orobica è comunque un’«isola felice», rispetto alla più ampia disaffezione che si osserva nel resto del Paese: nel 2018 l’affluenza nazionale fu del 72,94%, cioè di 9 punti percentuali inferiore al dato bergamasco; negli ultimi trent’anni, mediamente, a Bergamo l’affluenza è stata superiore di circa il 7% al dato nazionale. Ma quanto pesa, concretamente, il partito del non voto? Se in Bergamasca gli elettori di questa tornata sono appunto 832mila e se l’astensionismo dovesse superare il 20%, si avrà una platea di oltre 166mila bergamaschi che avranno scelto di non votare. Numeri che ne fanno – virtualmente – quasi il primo partito.

I candidati

Sommando le diverse schede i bergamaschi troveranno 225 nomi complessivamente: non essendoci il sistema delle preferenze , il voto andrà alla lista o alla coalizione. I candidati a un posto alla Camera o al Senato nati in Bergamasca sono 67, alcuni in corsa anche fuori provincia (a cui vanno aggiunti i bergamaschi d’adozione). Il territorio, con questo sistema elettorale, potrà contare su poco più di una decina di eletti.

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