Nuovo direttore della Carrara, la Fondazione: «Si farà riferimento alla short list esistente»

«Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Accademia Carrara ha concordato, nella riunione svoltasi in data odierna 13 novembre, di non procedere alla pubblicazione di un nuovo Avviso per l’individuazione del direttore per il Museo». Lo fa sapere in una nota il Comune di Bergamo.

Il Cda della Fondazione «ha quindi dato mandato alla presidente Elena Carnevali, al vicepresidente Attilio Brambilla e all’assessore Sergio Gandi, di fare riferimento per la scelta del nuovo direttore del Museo alla short list definita nell’aprile 2023 dall’allora Commissione di valutazione, formata da Francesco Frangi, Neville Rowley e Cristian Valsecchi, nella quale era stata selezionata la dottoressa Martina Bagnoli insieme al professor Paolo Plebani e alla dottoressa Maria Luisa Pacelli». Il Cda ha espresso l’indirizzo di prendere contatti in tempi brevi con i due candidati, per esaminare e valutare le rispettive proposte.

Al centro del Cda della giornata del 13 novembre il «dopo Bagnoli», tema centrale dopo le dimissioni della direttrice dell’Accademia Carrara. Un incontro che arriva a quasi due settimane: la sindaca Elena Carnevali, presidente del Cda, ha quindi convocato i consiglieri per valutare insieme quale strada percorrere.

Il Cda ha espresso l’indirizzo di prendere contatti in tempi brevi con i due candidati, per esaminare e valutare le rispettive proposte

Maria Luisa Pacelli e Paolo Plebani i due nomi in lizza

Il punto di partenza è quindi quello di prendere in considerazione gli altri due finalisti del bando 2023 (quello appunto vinto da Martina Bagnoli), ovvero Maria Luisa Pacelli e Paolo Plebani. Le quotazioni della storica dell’arte, tornata in forze al Comune di Ferrara dopo la conclusione del suo mandato alla direzione della Pinacoteca nazionale di Bologna, restano alte, ma che sia lei la scelta automatica non è scontato. Rimane in campo infatti anche Paolo Plebani, l’attuale conservatore del museo. Si dice che lo storico dell’arte (dal 2016 curatore della collezione di dipinti e sculture di età moderna e responsabile degli archivi storici della Carrara) non sia un «fan» del modello duale di gestione del museo, che vede ai vertici un direttore e un general manager, lo stesso sistema tra l’altro messo in discussione proprio da Bagnoli (entrata in rotta di collisione col general manager Gianpietro Bonaldi). Tuttavia la soluzione «interna» - cioè affidare l’incarico della direzione a una persona che già conosce l’istituzione e sa bene come funziona - potrebbe essere la carta da giocare più agevole per il Cda (come del resto già accaduto nel 2017 con Maria Cristina Rodeschini).

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