Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 15 Settembre 2022
Nuovi vaccini, partenza flop . Somministrate solo 126 dosi
La campagna. Numeri risicati per il debutto del bivalente nei nostri hub. Mercoledì in tutto 364 le iniezioni eseguite e anche le prenotazioni non decollano.
Non c’è la corsa, non c’è l’accelerazione. Magari il passo si farà più lesto nei prossimi giorni, ma intanto il debutto del vaccino bivalente – cioè aggiornato alla versione BA.1 di Omicron – consegna numeri risicati.Mercoledì 14 settembre in tutta la Bergamasca sono state 126 le somministrazioni col nuovo farmaco: 106 iniezioni hanno riguardato quarte dosi, per le restanti 20 punture si tratta di terze dosi. Ma è così un po’ ovunque, perché in tutta la Lombardia – che pure resta la locomotiva del Paese in fatto di vaccini – ieri si sono contate 1.385 vaccinazioni col bivalente.
Un timido rimbalzo nelle adesioni comunque c’è, e basta guardare all’andamento delle prenotazioni prima e dopo l’annuncio dell’arrivo del «vaccino 2.0»: lunedì 5 settembre in Bergamasca erano state prenotate 181 quarte dosi, poi via via scemate sino alle 66 di domenica 11 settembre; lunedì 12 settembre, quando la Regione ha confermato la partenza del nuovo giro di somministrazioni, si è tornati a 243 prenotazioni. I valori assoluti sono tuttavia decisamente al di sotto delle precedenti «chiamate» alla vaccinazione: nel pieno della campagna per la terza dose, la Bergamasca macinava oltre le 10mila somministrazioni quotidiane.
I dati di alcuni degli hub bergamaschi più rappresentativi vanno nella stessa direzione. Complessivamente, da inizio campagna sono 56mila le quarte dosi inoculate in Bergamasca: 35mila di queste sono state somministrate negli ultimi tre mesi, cioè da quando è stata estesa a tutti gli over 60 e ai fragili over 12. Allargando lo sguardo, la sensazione di freddezza è consolidata da altri dati. Se in tutta la Lombardia lunedì si era saliti a 3.398 prenotazioni di quarte dosi, già martedì si è scesi a 3.117 e ieri (il dato era però aggiornato solo fino alle 18,20) la flessione ha riportato le prenotazioni di giornata a quota 2.642. Certo, la scorsa settimana si viaggiava però solo a 1.200-1.600 prenotazioni per il «second booster».
I «vecchi» vaccini
C’è un tema ulteriore: cosa fare dei «vecchi» vaccini? Innanzitutto, i vecchi vaccini si stanno ancora utilizzando. Ieri in Bergamasca sono state complessivamente 364 le vaccinazioni eseguite, di cui appunto 126 col bivalente: le altre 238 sono state eseguite col vaccino «originale», di cui 28 tra prime e seconde dosi. Per il ciclo primario (1a+2a dose) si deve ancora impiegare esclusivamente il vaccino originale, dunque una quota va riservata per questa platea. Ma il vaccino si sta utilizzando ancora anche per le terze e le quarte dosi, in particolare nelle farmacie: in quelle sedi il vaccino aggiornato arriverà solo nelle prossime settimane.
Secondo alcune stime, sarebbero circa 100mila le dosi del vaccino originale ancora a disposizione degli hub bergamaschi. Un volume decisamente superiore al necessario per le prime e seconde dosi che saranno eseguite in questo autunno, e allora si ragiona sul da farsi
Dopodiché, si faranno i conti sulle giacenze. Secondo alcune stime, sarebbero circa 100mila le dosi del vaccino originale ancora a disposizione degli hub bergamaschi. Un volume decisamente superiore al necessario per le prime e seconde dosi che saranno eseguite in questo autunno, e allora si ragiona sul da farsi. La riflessione è ovviamente su scala nazionale, sono in corso interlocuzioni tra le Regioni e il ministero. Nei prossimi giorni sono attese novità; una parte verrà comunque conservata per le prime e le seconde dosi, la restante parte potrebbe magari essere donata ai Paesi economicamente più arretrati (in questo caso il nodo è rappresentato dalla conservazione della catena del freddo). Altro tema ancora: nel giro di indicativamente tre settimane, potrebbero essere disponibili anche i vaccini aggiornati a BA.4 e BA.5. Arriverebbero cioè nuovi prodotti, e si riproporrebbe il tema delle giacenze e di una parziale riorganizzazione dell’offerta. Si sta ragionando anche su questo, con un obiettivo di fondo: aumentare le adesioni, da subito.
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