Nuova Gamec, quattro offerte. Prima in graduatoria un’impresa pugliese

PALAFRIZZONI. All’apertura delle buste, tre sono risultate ammissibili. Guida la graduatoria provvisoria la Manelli di Monopoli con un ribasso del 4-5%.

Quattro offerte pervenute, tre ritenute ammissibili. Prima, nella graduatoria provvisoria stilata, la «Manelli Impresa», con sede a Monopoli: ha presentato un ribasso tra il 4 e il 5% sull’importo a base d’asta di circa 14 milioni di euro. Chiusi i termini della gara, venerdì 9 giugno la commissione di Palafrizzoni ha aperto le buste delle offerte economiche arrivate per il bando europeo relativo all’affidamento dei lavori della nuova Gamec (la Galleria d’arte moderna e contemporanea) nell’ex palazzetto dello sport.

Le valutazioni

Una valutazione che non ha comportato particolari problemi, visto anche il numero contenuto di partecipanti. In attesa che l’ufficio contratti proceda a tutte le verifiche del caso (visto anche il ribasso importante) per l’aggiudicazione definitiva, è stata stilata una graduatoria provvisoria che vede in testa l’impresa pugliese. «Sulla carta ha tutte le caratteristiche di solidità e serietà necessarie», fanno sapere da Palafrizzoni. L’appalto della nuova Gamec era tramite procedura aperta e il progetto rientra nella missione 5 (rigenerazione urbana) del Pnrr (per un importo di 6,4 milioni di euro sui circa 14 milioni totali). L’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini si dice fiducioso «che verranno rispettati i tempi del cronoprogramma, che prevedono entro il 31 luglio la consegna e l’avvio del cantiere». Trattandosi di un progetto legato al Pnrr, non si potrà andare oltre il 2026 per concludere i lavori. «Ma la nuova Gamec dovrebbe essere pronta già per l’estate del 2025», confida Valesini.

Il risiko sportivo

Il piano della nuova Gamec si inserisce nel risiko degli spazi sportivi che ha portato al trasloco delle squadre dagli impianti di via Pitentino. Il nuovo palasport sorgerà al posto del Palacreberg (che verrà abbattuto questa estate), mentre una nuova arena sarà costruita nell’ambito di Chorus Life. L’intervento ha per obiettivo la riqualificazione-rifunzionalizzazione del palazzetto dello sport esistente. La soluzione progettuale non comporta aumento di volume, mantenendo traccia del disegno originale del perimetro dell’edificio e dell’ellisse. Il piano terra è concepito come uno spazio per attività espositive di grandi dimensioni, nonché ricreative, commerciali ed espositive per piccole collezioni. Il piano primo è destinato alle sale espositive permanenti pensate all’interno di una «scatola traslucida». Il terzo piano dell’edificio sarà adibito a ristorazione e bar. La maggior parte della copertura sarà occupata dalla terrazza con vista su Città Alta.

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