«Non viaggiare scoperto», Atb e Teb scendono in campo con il Rugby Bergamo

LA NOVITÀ. Presentata la campagna antievasione a fianco degli atleti della società sportiva bergamasca, partner dell’iniziativa di sensibilizzazione.

«Non viaggiare scoperto!». È questo il messaggio lanciato per la presentazione della campagna antievasione di Atb e Teb. A prestare il volto i giocatori del Rugby Bergamo che tornano in campo a fianco delle realtà del Trasporto Pubblico Locale per dire no all’evasione tariffaria e sensibilizzare i passeggeri che utilizzano quotidianamente per i propri spostamenti bus, tram e funicolari.

Regole, collaborazione, rispetto, tempismo e senso di appartenenza, sono questi i valori che accomunano i passeggeri del trasporto pubblico e i giocatori di Rugby. Un parallelismo e obiettivo comune quello tra trasporto pubblico e sport nei quali il gioco di squadra, nel primo caso, aumenta le risorse da investire nel miglioramento del servizio di Atb e tebe, nel secondo, genera punti per vincere sul campo.

Atb e Bergamo Rugby: ecco cosa hanno in comune

In particolare: ci sono regole da rispettare nel campo della Rugby Bergamo come sui mezzi; la collaborazione, tra i giocatori di rugby è fondamentale per fare meta e tra i passeggeri è un dovere da condividere e diffondere validando il biglietto o possedendo l’abbonamento; viaggiare su un mezzo pubblico, con il corretto titolo di viaggio, significa avere rispetto delle norme, di chi viaggia come te e del mezzo che sia autobus, tram o funicolare; il tempismo è cruciale, timbrare nel momento in cui si sale a bordo vale come sostenere subito il compagno che è stato placcato; infine pagare il titolo di viaggio e spostarsi sulla rete del trasporto pubblico locale genera un senso di appartenenza alla società che equivale al sentirsi parte di una squadra. Non interiorizzare questi valori significa viaggiare “scoperti”, senza protezioni o scuse.

La percentuale di evasione del 2023 è stata pari a 7,5% con un incremento dell’1,2% rispetto al 2022. Un dato purtroppo in aumento anche nei primi mesi del 2024, motivo per il quale, dalla scorsa primavera, Atb e Teb hanno intrapreso misure aggiuntive per garantire il rispetto delle regole e la sicurezza verso tutti i passeggeri

La perdita causata dai portoghesi

Ogni giorno il mancato pagamento del viaggio comporta per le società una perdita comparabile economicamente a circa 80 corse. La percentuale di evasione del 2023 è stata pari a 7,5% con un incremento dell’1,2% rispetto al 2022. Un dato purtroppo in aumento anche nei primi mesi del 2024, motivo per il quale, dalla scorsa primavera, ATB e TEB hanno intrapreso misure aggiuntive per garantire il rispetto delle regole e la sicurezza verso tutti i passeggeri.

Aumentati i controlli

A partire dal mese di marzo, infatti, i controlli a bordo sono stati intensificati anche grazie alla partnership siglata con Holacheck che prevede la presenza di personale specializzato a supporto del personale ispettivo di Atb sugli autobus e sulla linea T1 di Teb. Basti pensare che nei primi mesi di attività, marzo, aprile e maggio, hanno elevato 2.100 sanzioni che vanno a sommarsi alle sanzioni del personale Atb che nei primi mesi dell’anno ammontano a 4.800 circa.

«La campagna antievasione nasce per contrastare i comportamenti scorretti di chi utilizza i servizi senza pagare il biglietto. Ma vuole anche essere un monito di sensibilizzazione e responsabilizzazione dei passeggeri in qualità di cittadini attivi. Per questo abbiamo scelto di ideare una campagna che raccontasse valori come rispetto, gioco di squadra, collaborazione e senso di appartenenza. La partnership con il Rugby Bergamo, che ringrazio profondamente, ci aiuta a trasmettere l’importanza di osservare le regole e giocare insieme in modo pulito e con un obiettivo comune quello di condividere e vincere. Con questa campagna vogliamo spingere ad adottare un comportamento corretto a bordo dei mezzi pubblici rispettando le regole e i valori di appartenenza alla società. Spostarsi con un regolare titolo di viaggio è la scelta migliore anche per permettere al trasporto pubblico di rendere i servizi ancora più efficienti» afferma Liliana Donato, direttore generale di Atb Mobilità.

«Con questa campagna vogliamo spingere ad adottare un comportamento corretto a bordo dei mezzi pubblici rispettando le regole e i valori di appartenenza alla società. Spostarsi con un regolare titolo di viaggio è la scelta migliore anche per permettere al trasporto pubblico di rendere i servizi ancora più efficienti» afferma Liliana Donato, direttore generale di Atb Mobilità

La campagna creativa

L’idea creativa alla base della campagna antievasione di Atb, ideata da Pernice Comunicazione, utilizza un linguaggio ironico per trattare il tema dell’evasione tariffaria sul trasporto pubblico locale. Il claim «Non viaggiare scoperto!» viene proposto in duplice modalità, a livello visual e testuale. Il messaggio rappresentato dall’immagine del passeggero in biancheria intima, a simboleggiare l’inadeguatezza rispetto agli passeggeri di chi viaggia senza pagare il biglietto. Il messaggio viene ripreso nel testo che esplicita le ricadute pratiche delle conseguenze negative sul servizio di trasporti. L’invito a munirsi di un titolo di viaggio valido viene enfatizzato dalla squadra di rugby che mostra il biglietto e rappresenta tutti i passeggeri paganti che incarnano i valori di correttezza e lealtà del vivere civile.

«Abbiamo ritenuto di sviluppare una campagna di comunicazione sul tema del contrasto all’evasione tariffaria per dare ulteriore visibilità all’azione che abbiamo intrapreso contro i comportamenti di quanti, nonostante le molteplici modalità di acquisto dei biglietti - a terra nelle rivendite, a bordo con carta di credito o bancomat, con le nuove opportunità della bigliettazione elettronica -, cercano di aggirare un obbligo che è anche un dovere civile. Chi non paga il biglietto è un evasore “tariffario” che, al pari dell’evasore “fiscale”, non solo commette un’infrazione sanzionabile riducendo le risorse per migliorare ed espandere i servizi, ma arreca danno ai tanti cittadini che ogni giorno si comportano correttamente. In questi ultimi mesi per contrastare e ridurre il fenomeno abbiamo rafforzato le attività di controllo con modalità innovative, come le campagne di controllo diffuse con personale senza divisa» commenta Gianni Scarfone, ad di Teb.

«Tutto lo staff della Rugby Bergamo è fortemente impegnato ad insegnare ai propri atleti sin da piccoli che le regole vanno rispettate. Il rugby è uno sport fisico, dove il coraggio la forza e il dinamismo di ogni atleta trova la possibilità di esprimersi ad altissima intensità. A volte gli impatti sono duri, ripetuti, è una battaglia fisica 15 contro 15, si fatica per avanzare, si dà il massimo sostegno al compagno a cui gli avversari vogliono togliere la palla ma, tutto ciò non potrebbe avvenire se non ci fosse un contesto di regole di gioco chiare, condivise e di fairplay che permettono di competere senza mai trascendere nella violenza. Nel rugby si gioca “con” l’avversario non “contro” l’avversario a cui si riconosce pari dignità e coraggio. Ai giocatori di rugby viene insegnato il rispetto verso l’arbitro che diventa naturale e imprescindibile in ogni incontro. Noi crediamo nella lealtà, nella fiducia reciproca, nel sostegno nel coraggio, nella determinazione e nella disciplina ed educhiamo i nostri giovani perché portino questi valori in campo ma ne diventino anche i messaggeri fuori dal campo, nella società civile» conclude Giulio Donati, presidente di Asd Bergamo Rugby 1950.

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