Nicola Viscardi si prepara al trapianto di midollo osseo: «Donatori fatevi avanti»

L’INVITO. Il giovane bergamasco, affetto da linfoma, promuove la giornata «Match for life» di Admo: sul Sentierone il 6 maggio tutte le informazioni per entrare nel registro dei donatori.

«Il gesto del dono è qualcosa di molto forte. Dai qualcosa di tuo, solo tuo, a uno sconosciuto. Il mio invito ai bergamaschi è di mostrare, ancora una volta, la grande voglia di solidarietà e impegno che possiamo avere nei confronti di chi sta peggio» così Nicola Viscardi, presidente del Distretto Urbano del Commercio di Bergamo e da tempo affetto da linfoma, invita i cittadini di Bergamo a presentarsi il 6 maggio sul Sentierone, spazio che accoglierà per l’intera giornata di sabato la campagna Match for Life organizzata da Admo – Associazione donatori midollo osseo.

Si tratta della prima campagna di sensibilizzazione che coinvolgerà tutto il territorio nazionale: tra il 6 e il 14 maggio diverse città italiane ospiteranno infatti gli stand dell’associazione,

presso cui gli interessati potranno raccogliere informazioni e iscriversi per diventare donatori, dando una speranza ai tanti pazienti in attesa. Proprio Nicola nei prossimi giorni si sottoporrà a un intervento di trapianto di midollo osseo, che spera possa rappresentare l’ultimo momento «in salita» della sua lotta contro la malattia. Il trapianto, come descritto da Viscardi sulla sua pagina Instagram – dove è seguitissimo e dove negli ultimi anni ha raccontato il suo percorso – non è un’operazione, «è una re-infusione, quindi tramite flebo, di cellule staminali di un donatore in un ricevente, dopo che il ricevente è stato preparato con la somministrazione di chemioterapia/radioterapia (terapia di condizionamento)».

Attraverso il trapianto di midollo osseo è possibile combattere le leucemie, i linfomi, il mieloma e altre patologie del sangue che non sono curabili in altro modo. Purtroppo la compatibilità di midollo osseo all’interno della propria famiglia è una variabile abbastanza rara e in caso di malattia è quasi sempre necessario rivolgersi al registro dei donatori, tra cui solo 1 su 100.000 può essere «il tipo giusto». A seguito dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia, è stata riscontrata una drastica contrazione del numero di nuove iscrizioni al registro dei donatori, mentre i pazienti che necessitano un trapianto sono in aumento. Proprio per questo l’obiettivo della campagna Match for Life è di arrivare a 1.000 nuovi tipizzati.

L’iniziativa a Bergamo si svolgerà sul Sentierone il 6 maggio, dove i giovani tra i 18 e i 35 anni compiuti (in buona salute) potranno recarsi dalle 8 alle 18 per ricevere informazioni e per iscriversi come donatori. È possibile pre-registrarsi sul sito di Admo Lombardia (https://www.admolombardia.org/attivita/match4life/), ma gli interessati potranno presentarsi durante l’intera giornata anche senza prenotazione. Ai volontari verrà effettuato un prelievo – non serve essere a digiuno, basta presentarsi con un documento di riconoscimento – e il loro codice verrà inserito in un registro mondiale, dando l’opportunità a ogni malato di trovare un donatore compatibile. Ai donatori verrà garantito l’anonimato, come accade in quasi ogni procedura di donazione di organi o tessuti. I volontari iscritti al registro potranno essere contattati per effettuare una donazione fino ai 55 anni di età; è sempre possibile cambiare idea e annullare l’iscrizione.

«Fare la donazione nella maggior parte dei casi poi non è più una procedura complessa in anestesia generale come una volta – ha spiegato proprio Viscardi – ma è un semplice passaggio di sangue da un braccio a una macchina all’altro braccio. Non è doloroso e si può salvare una vita». Nell’80% dei casi infatti la donazione viene effettuata tramite aferesi (un processo di separazione delle componenti cellulari del sangue), dura solo poche ore e prevede la dimissione immediata. Nicola Viscardi, che a breve si sottoporrà lui stesso a questo intervento, rassicura dunque tutti, spiegando che la salute dei donatori non viene in alcun caso messa a rischio; ci tiene però anche a ricordare ai possibili donatori che questo gesto non va preso alla leggera: «È un tema tosto quello della donazione, perché non è che doni il superfluo, non è mettersi a posto la coscienza. È una roba tosta». Il suo invito finale è ovviamente di presentarsi sul Sentierone sabato 6 maggio, chiedere informazioni e decidere in autonomia, consapevoli del fatto che ogni singola donazione in più può salvare delle vite.

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