Nazionale, sfratto per i gestori cinesi
Verso la chiusura del bar sul Sentierone

Risultano morosi verso la proprietà dal novembre 2019. Dovevano uscire il 10 settembre, ma sono ancora nei locali.

Il lockdown sembra c’entrare poco con la chiusura del «Nazionale Cafè» sul Sentierone. Il destino dello storico locale - ha superato i 90 anni - sembra segnato, e non per colpa del calo del fatturato causa Covid, o almeno non solo per quello.

La società cinese «Fortuna» (nome che non si è rivelato di buon auspicio) che lo gestisce dal 2015 (subentrando a un altro gruppo dagli occhi a mandorla che ha ceduto il ramo d’azienda) risulta infatti insolvente dal novembre 2019, prima della chiusura forzata per la pandemia. L’immobiliare della Fiera spa, proprietaria dei muri, dopo i diversi solleciti è passata alle vie legali. Si sono quindi avviate le procedure di sfratto: rallentate dall’emergenza sanitaria, è infine arrivata l’udienza che stabiliva il 10 settembre come termine per lasciare i locali. Ma a oggi il bar funziona regolarmente. Al telefono risponde una cameriera che dice di non sapere niente della situazione e di non poter rintracciare la titolare, cercata per avere anche la sua versione dei fatti.

Si procederà quindi con l’uscita dell’ufficiale giudiziale e della polizia locale per liberare i locali. La proprietà, però, non si aspetta di riavere le chiavi in mano prima della fine dell’anno. «Fino a novembre 2019 i pagamenti sono stati regolari, poi non si sa cosa sia successo», fanno sapere dall’immobiliare. Che preferisce non quantificare l’insoluto, limitandosi a dire che «più o meno corrisponde a un’annualità di canone, una cifra importante». Si respinge la tesi del «caro-affitti» come causa delle difficoltà. Ma comunque la si legga, la situazione è delicata, perché si rischia di avere un’importante serranda abbassata in pieno centro. La proprietà sostiene di avere in mano una lista di soggetti interessati, ma molto dipende dai tempi (e dallo stato) in cui verranno lasciati i locali. Intanto il Nazionale si avvia alla chiusura, e non in modo glorioso.

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