Nascite, il 2023 parte bene: in 4 mesi 89 bimbi in più

IN PROVINCIA. I dati Istat del 1°quadrimestre registrano una crescita del 4%. Ancora meglio in città dove l’aumento è stato del 16% con +34 nuovi nati.

È solo il primo «tornante» di un percorso sempre tortuoso, ma è pur sempre un risultato indicativo. E in qualche modo certo positivo, visti i tempi. Nei primi quattro mesi dell’anno la natalità in Bergamasca è tornata a crescere, ed è un dato in controtendenza anche rispetto al resto del Paese. Lo raccontano gli ultimi dati demografici dell’Istat, che permettono appunto di fotografare quel che è successo tra gennaio e aprile del 2023: nel primo quadrimestre di quest’anno in Bergamasca sono nati 2.342 bambini, contro i 2.253 dello stesso periodo del 2022: 89 in più. Un rimbalzo positivo del 4%, che assume una particolare connotazione territoriale se rapportato all’andamento ancora in discesa dell’Italia nel suo complesso: a livello nazionale, infatti, i primi quattro mesi del 2023 hanno visto 117.857 nascite, in ulteriore contrazione dell’1,1% rispetto alle 119.185 del primo quadrimestre 2022.

Il primo quadrimestre del 2022 era iniziato con un dato particolarmente negativo per Bergamo (e dunque il rimbalzo del 2023 appare in qualche modo più ampio): tra gennaio e aprile del 2022, infatti, i nuovi nati erano addirittura diminuiti del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2021

Vero è, va detto, che il primo quadrimestre del 2022 era iniziato con un dato particolarmente negativo per Bergamo (e dunque il rimbalzo del 2023 appare in qualche modo più ampio): tra gennaio e aprile del 2022, infatti, i nuovi nati erano addirittura diminuiti del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2021. Ma al netto di ciò, negli ultimi anni il primo quadrimestre aveva sempre consegnato un risultato di continuo calo della natalità, che almeno sull’incipit del 2023 appare interrotto.

Bene la città

La chiave di lettura si ripropone in maniera analoga per la città. Sempre secondo il bilancio demografico fornito dall’Istat, da gennaio ad aprile 2023 nel capoluogo bergamasco sono state 246 le nascite (ci si riferisce propriamente ai figli di cittadini residenti a Bergamo, non al totale dei nati all’ospedale di Bergamo). Il confronto col 2022 segnala addirittura un +16% (34 nascite in più), ma qui influisce appunto un fattore: a gennaio-aprile 2022 i nati erano stati solo 212, crollati del 13,5% rispetto all’analogo periodo del 2021. C’è stato dunque un riallineamento, e allo stesso tempo un discreto incremento rispetto al trend precedente. Inoltre, ed è una nota significativa, le 246 nascite del primo quadrimestre 2023 in città rappresentano un dato migliore anche del 2021 e del 2020: in sintesi, per il capoluogo è il risultato migliore degli ultimi quattro anni.

Il 2023 potrebbe chiudersi con quasi 300 nascite in più dell’anno precedente (e quindi con un totale di 7.759 bebè). Sarebbe il risultato migliore degli ultimi quattro anni

Le proiezioni

L’equilibrio demografico in Bergamasca s’è guastato sul chiudersi del primo decennio degli anni Duemila. Fino a quel momento, infatti, la parabola delle nascite disegnava una sostanziale traiettoria di crescita, col picco di 12.080 bebè raggiunto nel 2009. Da lì s’è viceversa imboccata una progressiva e inesorabile discesa: dal 2012 si è scesi sotto l’asticella delle 11mila nascite annue, dal 2015 sotto le 10mila, dal 2018 sotto le 9mila, dal 2020 sotto le 8mila. L’unica timida inversione di rotta s’è osservata nel 2021, con un tiepido +0,27% di nascite rispetto all’anno precedente (21 bebè in più, in valore assoluto), dopo 11 anni consecutivi di erosione della natalità: un rimbalzo peraltro particolare, in qualche modo un inaspettato effetto-Covid positivo, considerato che da dicembre 2020 sono venuti alla luce i bimbi concepiti proprio a partire dall’inizio del lockdown e nei successivi drammatici mesi per Bergamo. Già dal 2022 però la china è tornata negativa, visto che lo scorso anno (7.461 nascite) è emerso un calo del 3,03% rispetto al 2021.

Guardando tuttavia proprio al dato finale del 2022, potrebbe delinearsi una prima proiezione sul risultato del 2023. Se di qui a fine dicembre fosse confermata una tendenza positiva delle nascite pari al 4% come appunto nel primo quadrimestre (anche se l’andamento mensile è tradizionalmente diversificato), il 2023 potrebbe chiudersi con quasi 300 nascite in più dell’anno precedente (e quindi con un totale di 7.759 bebè). Sarebbe il risultato migliore degli ultimi quattro anni. Ma, come detto, al momento sono solo semplici proiezioni.

Il saldo demografico

Al netto degli elementi incoraggianti di questo primo scorcio d’anno, il «pareggio demografico» è sempre difficile da centrare. Anzi, è ancora impossibile bilanciare i decessi con le nascite: se in quattro mesi sono venuti alla luce 2.342 bebè, nello stesso periodo in Bergamasca sono morte 3.778 persone. Ciò che tecnicamente viene definito «saldo naturale» – la differenza tra i nati e i morti – è dunque negativo di 1.436 persone. Allo stesso tempo, tuttavia, tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2023 la popolazione che vive in provincia di Bergamo è aumentata di 616 residenti (si è passati da 1.103.768 a 1.104.384 residenti). Al netto del rimbalzo positivo delle nascite, è soprattutto l’«attrattività» di Bergamo – l’immigrazione sia da altri Paesi, ma anche da altre province italiane, e una emigrazione più contenuta – a garantire un parziale equilibrio demografico.

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