Mura venete, dopo la «pulizia» torna a risplendere il baluardo di Valverde

CITTÀ ALTA. Mercoledì 7 agosto i ponteggi saranno rimossi con un elicottero: via Maironi da Ponte resterà chiusa per tutta la durata delle operazioni.

Domani, mercoledì 7 agosto, via Maironi da Ponte sarà chiusa a tutti i veicoli (e ai pedoni) per un trasporto eccezionale: un elicottero sorvolerà la strada per recuperare le impalcature che nei mesi scorsi hanno sorretto i restauratori impegnati nella pulitura e ricomposizione del baluardo di Valverde, nel tratto più nascosto, dove le fortificazioni corrono da Porta San Lorenzo a via Beltrami, a nord. L’ordinanza impone lo stop al traffico dalle 8.30 alle 12.30, anche se la strada sarà chiusa «solo il tempo strettamente necessario al sorvolo in tutta sicurezza» scrive la polizia locale.

Fondi per 200mila euro

Si chiude così un intervento atteso, portato avanti dalla Sovrintendenza dei beni culturali grazie a un finanziamento statale di circa 200mila euro. Oggetto dei lavori, 40 metri lineari di fortificazioni, che in questo tratto raggiungono i 10 metri di altezza. I restauratori hanno dovuto prima di tutto rimuovere i grossi apparati radicali che negli anni, insediandosi tra le pietre, sono riusciti a smuoverle. L’intenzione della Sovrintendenza ora, è «continuare con il settore adiacente, proseguendo fino al varco carrabile di via Beltrami, dove le Mura si interrompono - spiega Luca Rinaldi, sovrintendente di Bergamo e Brescia -. Questo sarà il prossimo lotto per il quale attendiamo il finanziamento, intanto ringrazio l’architetto Nicola Rocco, progettista e direttore dei lavori».

Nel 2022 il Comune di Bergamo aveva avviato un primo lotto da 350mila euro (co-finanziato da Fondazione Cariplo) sul versante più visibile, dopo Porta San Lorenzo. In un continuum è intervenuta la Sovrintendenza, raggiungendo il baluardo di San Pietro. In campo i restauratori della Acanthus restauri (che ha lavorato anche sui ritrovamenti di epoca romana sotto il «Circolino» di Città Alta): «Abbiamo iniziato i lavori lo scorso settembre e, con una pausa invernale, abbiamo terminato il lavoro a metà luglio – spiega il titolare Dario Guerini –. Di concerto con la Sovrintendenza e il Comune di Bergamo abbiamo rimosso tutta la vegetazione che ostruiva l’imponenza delle Mura, comprese le ceppaie. Abbiamo poi proceduto alla pulizia dei conci lapidei e al ripristino delle malte interstiziali scomparse, che nel tempo erano state sostituite dai detriti. I ponteggi sono stati necessari perché le Mura, in questo punto, raggiungono i 10 metri di altezza».

Il secondo step

Con il prossimo lotto annunciato dalla Sovrintendenza, si completerà il restauro del baluardo di Valverde: «Siamo soddisfatti che il nostro patrimonio venga mantenuto anche con risorse che arrivano dallo Stato – afferma l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bergamo Ferruccio Rota –. È importante mantenere e mettere in sicurezza le nostre Mura».

Sul baluardo che cinge il centro storico a nord e che si interrompe su via Beltrami, Rinaldi lancia una suggestione: «Sarebbe interessante definire questo varco creato agli inizi del Novecento e avere davvero la sensazione di varcare le Mura – afferma il sovrintendente – attraverso un progetto o un concorso. È un ingresso che deve essere valorizzato, perché il turista oggi lo percepisce in Cittadella». Base di partenza è la manutenzione, altro aspetto sottolineato da Rinaldi: «È necessario che per le Mura, complesso di proprietà dello Stato, venga fatta programmazione, non è pensabile procedere per interventi isolati. Anche attraverso il tavolo istituito per Unesco si può lavorare per reperire risorse». E infine, il rapporto con i privati «che deve essere meglio definito – entra nel merito il sovrintendente –. Ci sono opere che si trovano in proprietà privata, questo confine tra le parti deve essere delimitato, precisando meglio il vincolo». Anche il baluardo di Valverde si sviluppa per gran parte su pertinenze verdi private. Il tratto di Mura appena restaurato, si può (intra)vedere solo percorrendo il sentiero pedonale del «Roccolino», a cui si accede da via Beltrami

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