Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 10 Agosto 2016
Muore dopo la caduta in giardino
Sabato i funerali di Eugenia De Beni
Si svolgeranno sabato 13 agosto ore 10,30 in Sant’Alessandro della Croce i funerali di Eugenia De Beni, tra le più apprezzate restauratrici in Bergamasca, morta dopo una tragica caduta in vacanza.
La donna, cinquantenne, era in vacanza nella casa di famiglia a Pacengo, frazione di Lazise, sulla sponda veronese del lago di Garda. Domenica mattina è rimasta vittima di una rovinosa caduta in giardino. Era a bordo piscina con un’amica, appoggiata a un parapetto, quando questo ha ceduto ed entrambe sono cadute per qualche metro.
Eugenia De Beni ha avuto la peggio, picchiando la testa a terra con violenza. Inizialmente non ha perso conoscenza e ha chiesto ai familiari di essere accompagnata in ospedale per un controllo, pensando di essersi rotta un polso. Ma la situazione è velocemente precipitata. La restauratrice è stata trasportata al vicino ospedale di Peschiera, da dove, vista la gravità delle sue condizioni, è stata trasferita al Borgo Trento di Verona, dove i medici non hanno potuto far nulla per salvarle la vita. La donna è morta nel primo pomeriggio di ieri. L’amica che era con lei ha riportato forti contusioni, ma non è in pericolo di vita.
Eugenia De Beni aveva un avviato laboratorio di restauro in via Pignolo, in città. Era sposata e madre di un figlio. Dopo il diploma al liceo linguistico di Bergamo si era iscritta alla facoltà di Architettura a Milano, per poi specializzarsi in tutela e restauro architettonico. Come molti suoi colleghi aveva seguito corsi di specializzazione a Firenze e aveva svolto il suo apprendistato nello studio di restauratori più esperti, nel suo caso GianMaria e Minerva Maggi. Qualche anno fa si era iscritta a Lettere all’Università di Bergamo, indirizzo artistico. E stava per laurearsi. È stata presidente dell’Associazione Restauratori Bergamo, con la quale ha promosso convegni, conferenze e giornate didattiche. Nel corso della sua carriera ha restaurato opere dell’Accademia Carrara – dando il suo contributo al riallestimento della pinacoteca –, capolavori di Lorenzo Lotto e Palma il Vecchio, ma era molto attiva anche sul territorio, lontana dai riflettori, impegnata nella riscoperta e valorizzazione del patrimonio pittorico bergamasco. Oltre che per la committenza pubblica, il suo laboratorio lavorava anche per gallerie d’arte e collezionisti.
Lo scorso maggio la sua ultima apparizione pubblica, in Sant’Agostino, in occasione della presentazione del restauro del «Compianto sul Cristo morto» di Giovanni Bonconsiglio. Una tela «curata» insieme al compagno di lavoro Leone Algisi. De Beni e Algisi, per conto dei Musei Civici di Vicenza, avevano riportato alla luce i colori originari della pala, dando nuova vita a cornice e tela. Qualche anno prima la Fondazione Credito Bergamasco aveva affidato alla restauratrice il polittico che Palma il Vecchio dipinse per Serina, poi esposto nella mostra allestita in Gamec e recentemente tornato a casa. Prima ancora Eugenia De Beni si era occupata di alcuni dei capolavori del Lotto conservati nelle chiese di città e provincia, esposti in una grande mostra alle Scuderie del Quirinale.
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