Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 05 Ottobre 2018
Multe sulle strisce gialle +22%
Residenti sul piede di guerra con i turisti
Di questo passo saranno oltre 13 mila le multe a fine anno. Il maggior numero di multe in piazzale Tiraboschi. E intanto infiamma la polemica dei residenti contro i turisti: «Le loro auto occupano gli stalli riservati a noi».
In termini percentuali fa il 22,5 di multe in più al giorno: dalle 30,7 del 2017 alle 37,6 del 2018. Con due premesse. La prima: il dato del 2017 risente del fatto che la sosta a pagamento sulle strisce gialle è stata introdotta nella seconda parte dell’anno. La seconda: il dato del 2018 si riferisce ai primi 8 mesi e mezzo dell’anno. Numeri alla mano, in questi primi 8 mesi e mezzo del 2018, le vie nel mirino sono quelle più centrali: sopra quota 200 multe ci sono via Crispi (255), Cucchi (347), Greppi (304, più decentrata ma al confine con la Ztl di San Bernardino), Locatelli (399). Monte Ortigara (429), Moroni (371), Querena (212), San Lazzaro (226), Sant’Antonino (222), Fara (219) e il viale delle Mura (246).
Ma il record assoluto di multe spetta per ampio distacco a piazzale Tiraboschi. No, non Girolamo, via che va da Porta Nuova a largo Medaglie d’Oro, ma Enrico, al quale è dedicato il piazzale davanti al palazzetto dello sport. Qui il dato è da record: 949 multe quest’anno e 892 l’anno precedente.
Automobili con targa straniera che sostano negli spazi riservati ai residenti, con buona pace di chi il permesso lo paga e un posto per parcheggiare l’auto, anche la sera, fa fatica a trovarlo. La scena è tutt’altro che rara, e si ripete ormai quasi tutto l’anno soprattutto ai piedi di Città alta, o addirittura nel centro storico: via San Tomaso, viale delle Mura e piazza della Cittadella, terminale ultimo per chi soggiorna nelle strutture ricettive dentro le mura, sono alcune delle strade interessate. Già, perché le macchine straniere che «approfittano» delle strisce gialle, sono quelle dei turisti che, utilizzando i permessi rilasciati dal Comune agli alberghi, possono parcheggiare negli spazi riservati ai residenti. E così chi vive nella zona è costretto a contendersi il posto con i turisti, che spesso lasciano la macchina in sosta durante il loro soggiorno, senza mai spostarla: «E dire che adesso il permesso lo paghiamo anche noi – spiega un residente di via San Tomaso –. A fianco del Palasport ci sono due parcheggi a basso costo; non si capisce perché il Comune non imponga ad alberghi e bed & breakfast di fare accordi con loro, invece di sottrarre posti ai residenti». Stessa scena in Città alta: «Noi che viviamo sui Colli – dicono due residenti di via San Vigilio – prima potevamo parcheggiare anche in piazza della Cittadella. Ora non più e per fare la spesa siamo costretti a scendere in città bassa, mentre in piazza ci sono le auto dei turisti».
Da Palazzo Frizzoni ricordano che l’amministrazione è già intervenuta l’anno scorso, riducendo il numero dei permessi rilasciati alle strutture ricettive: «Il fenomeno è molto più contenuto, rispetto al passato – ha detto l’assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni – e riguarda quasi esclusivamente Città alta, poiché altrove vengono utilizzati i parcheggi sotterranei. Il problema migliorerà ancora quando sarà pronto il parcheggio alla Fara, perché alberghi e affittacamere, per avere i permessi, dovrebbero fare una convenzione con quella struttura».
Fino a un anno fa, anche le strutture ricettive più piccole potevano chiedere un permesso a camera, fino a un massimo di 5; con la stretta decisa dal Comune, il permesso è ora uno solo fino a 5 stanze, sono due per chi ha fino a 10 stanze, tre fino a 15 e quattro per le strutture più grandi.
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