Multe, previsti 1,5 milioni in più. Ma solo uno straniero su 4 paga

I CONTI. Le entrate stimate nel bilancio di previsione. Gandi: «Effetto dovuto a nuove Ztl e più agenti in strada». Società esterna per il recupero dei crediti.

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Nel 2025 Palafrizzoni conta di introitare un milione e mezzo di euro in più in multe. In tutto 14,5 milioni di euro contro i 13 milioni del 2024, dato contenuto in una delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta. L’aumento del gettito, anticipazione del bilancio di previsione che approderà in Aula nelle prossime settimane, è stato stimato dagli uffici sulla base degli accessi delle Ztl e dell’aumentare del numero degli agenti della Polizia locale, in campo per sanzionare i contravventori del codice della strada. La cifra rappresenta un’ulteriore crescita dopo il crollo del periodo Covid (nel 2020 il gettito, con una città chiusa dai lockdown, fu di 6,8 milioni di euro, nel 2021 si arrivò a 12 milioni). Parallelamente il Comune cerca di recuperare le somme dovute dai «forestieri» multati che, a Bergamo in vacanza o per altre ragioni, non hanno provveduto al pagamento (paga solo il 25%, uno su 4). Gli uffici hanno affidato il servizio ad una società esterna specializzata che avrà il compito di contattare gli insolventi (e se necessario insistere).

Il Comune di Bergamo conta di incassare nel 2025 un milione e mezzo di euro in più in multe. In tutto 14,5 milioni di euro contro i 13 milioni del 2024, dato contenuto in una delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta.

Il ricavato in spese per la sicurezza stradale

Parte delle somme incamerate da Palafrizzoni con le multe servono anche per coprire i costi delle spese legate alla sicurezza stradale. È un vincolo previsto dalla legge. Di quei 14,5 milioni di euro previsti sul 2025, il 50% (al netto del Fondo crediti di dubbia esigibilità per 5,8 milioni da prevedere per coprire il mancato incasso di chi non pagherà) è destinato ad esempio «ad interventi sulla segnaletica delle strade, potenziamento delle attività di controllo anche con l’acquisto di mezzi e attrezzature, interventi per la sicurezza strada a tutela degli utenti deboli, educazione stradale nelle scuole, mobilità ciclabile». Spiega l’assessore al Bilancio Sergio Gandi: «La delibera è un adempimento richiesto ogni anno, perché una quota dei proventi dalle sanzioni amministrative deve necessariamente essere fissata per alcune voci. Gli uffici hanno determinato l’importo per l’anno 2025 sulla base delle nuove Zone a traffico limitato e sull’aumento del numero di agenti del corpo di Polizia locale. I 14,5 milioni è il dato previsionale, vedremo il dato assestato. Nel 2024 è stato di 13 milioni di euro». Più occhi elettronici e più agenti in strada significa maggiori sanzioni staccate agli automobilisti. Anche se, con i primi mesi dall’attivazione dei nuovi varchi di accesso a Città Alta posti in viale Vittorio Emanuele e via Locatelli, i numeri degli ingressi non autorizzati nelle Ztl non sono esplosi. La situazione è stata illustrata con il bilancio dell’attività della Polizia locale la scorsa settimana, con 102.799 multe per violazione delle Ztl nel 2024, in linea con l’anno precedente (quando furono 102.632).

Gli uffici hanno determinato l’importo per l’anno 2025 sulla base delle nuove Zone a traffico limitato e sull’aumento del numero di agenti del corpo di Polizia locale. I 14,5 milioni è il dato previsionale. Nel 2024 il gettito è stato di 13 milioni di euro.

Tra le violazioni ci sono anche quelle in carico a cittadini stranieri residenti all’estero. Che spesso prendono la questione «sotto gamba» (in particolare, risulta dalle statistiche, francesi, tedeschi e svizzeri). Da quest’anno e per i prossimi tre anni sarà la società ad occuparsi del recupero delle somme (con una spesa, per il Comune, di oltre 54mila euro): «Nel dispositivo di gara per il recupero crediti derivanti da sanzioni – spiega l’assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni -, abbiamo attivato questo nuovo servizio che si concentra sui cittadini stranieri residenti all’estero. Il nostro obiettivo è raccogliere di più, perché è solo il 25% a pagare. Fino ad ora queste somme sono rimaste un debito in carico al Comune, coperto dal Fondo crediti di dubbia esigibilità».

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