Moro, una condanna e tre assoluzioni
1 anno sei mesi per corruzione

Marcello Moro è stato condannato a un anno e 6 mesi per corruzione per atto conforme. L’ex assessore al Comune di Bergamo è stato invece assolto per abuso d’ufficio, falso e finanziamento illecito ai partiti. Confiscato 1 milione di euro in Svizzera.

Quattro anni era stata la richiesta di condanna formulata dal sostituto procuratore Giancarlo Mancusi nei confronti di Moro, imputato di corruzione, abuso d’ufficio, falso e finanziamento illecito ai partiti.

L’accusa riguarda la presunta tangente da 100 mila euro che Moro – per gli inquirenti – avrebbe chiesto all’imprenditore Pierluca Locatelli, in cambio di un suo interessamento nella vicenda del contenzioso fra il Comune di Bergamo e l’impresa appaltatrice dei lavori al complesso di Sant’Agostino (che doveva soldi a Locatelli). Su Moro pesano le parole d’accusa dell’imprenditore: «Ma non ci sono riscontri a quelle dichiarazioni», aveva sostenuto l’avvocato difensore di Moro, Nadia Germanà, chiedendo l’assoluzione dell’ex assessore. «Locatelli mente spudoratamente, le sue bugie mi hanno rovinato», ha rincarato in aula lo stesso Marcello Moro, lo scorso 15 novembre quando era giunto appositamente dagli Usa (dove nel frattempo si è trasferito) per rendere dichiarazioni spontanee.

Il giudice, nella mattinata di martedì 6 dicembre,ha riqualificato la corruzione in «corruzione per atto conforme»: i soldi versati non sarebbero serviti cioè a «comperare» la transazione tra il Comune e l’impresa Baldassini Tognozzi (debitrice di Locatelli), ma solo a velocizzare una pratica che comunque sarebbe stata ottemperata. Moro è stato invece assolto per finanziamento illecito ai partiti (con lui anche Massimo Vitali) e per falso e abuso di ufficio. Decisa anche la confisca del milione di euro sul conto svizzero: la confisca scatterà solo quando la sentenza passerà in giudicato.

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