Cronaca / Bergamo Città
Domenica 19 Gennaio 2025
Morbillo, osservato speciale. «Importante vaccinarsi»
LA FOTOGRAFIA. Nel 2024 registrati 11 casi in Bergamasca, 116 in Lombardia. E l’86% dei casi ha riguardato persone non vaccinate.
I numeri sono circoscritti, ma raccontano la presenza ricorrente di una malattia infettiva che va strettamente monitorata. Nel 2024, stando ai dati della sorveglianza epidemiologica di Regione Lombardia, nella provincia di Bergamo sono stati registrati 11 casi di morbillo. Nel dettaglio, 3 casi sono stati rilevati a marzo, 3 a giugno, ancora 3 a luglio, poi un singolo caso ad agosto e l’ultimo caso isolato a dicembre. In tutta la Lombardia sono state 116 le infezioni censite nel 2024: la ripartizione per Ats indica 74 casi nel territorio dell’Ats Milano (che comprende anche la provincia di Lodi), appunto 11 a Bergamo, 9 nel territorio dell’Ats Brescia (di cui non fa parte la Val Camonica), 8 nell’Ats Brianza (Monza e Lecco), 6 nell’Ats Val Padana (Mantova e Cremona), 4 nell’Ats Insubria (Varese e Como), 3 nell’Ats Pavia, uno nell’Ats Montagna (Sondrio e Val Camonica); la maggior parte dei contagi è avvenuta tra fine primavera e inizio estate, con 20 casi a maggio, 33 a giugno e 19 a luglio.
I dati: 16 casi su 116 (il 13,8%) hanno colpito bambini fino ai 4 anni d’età, 7 casi (il 6%) bambini e pre-adolescenti dai 5 ai 14 anni, ben 60 casi (il 51,7%) hanno interessato giovani dai 15 ai 39 anni d’età, infine 33 contagi (il 28,5%) sono stati notificati tra i 40-64enni, e nessun caso dai 65 anni in su
Nelle prime due settimane del 2025, nessuna nuova infezione. «La situazione a Bergamo è sotto controllo, i numeri sono circoscritti – commenta Luigi Greco, pediatra e componente del Consiglio dell’Ordine dei medici di Bergamo –, anche perché abbiamo una buona copertura vaccinale. È però importante effettuare anche il richiamo a 5 anni». Allargando lo sguardo all’insieme dei casi registrati in Lombardia nello scorso anno, dunque su basi numeriche statisticamente più rilevanti, 16 casi su 116 (il 13,8%) hanno colpito bambini fino ai 4 anni d’età, 7 casi (il 6%) bambini e pre-adolescenti dai 5 ai 14 anni, ben 60 casi (il 51,7%) hanno interessato giovani dai 15 ai 39 anni d’età, infine 33 contagi (il 28,5%) sono stati notificati tra i 40-64enni, e nessun caso dai 65 anni in su. Così, la questione della vaccinazione resta decisiva: l’86% dei casi di morbillo emersi lo scorso anno in Lombardia ha infatti riguardato persone non vaccinate. A livello nazionale, nei giorni scorsi uno studio dell’Istituto superiore di sanità ha evidenziato un «aumento significativo dei casi di morbillo nel 2024», con oltre mille infezioni in Italia; il 90% dei contagi è tra i non vaccinati. Le coperture vaccinali in Bergamasca restano in linea con l’obiettivo del 95%. Secondo gli ultimi dati disponibili, al 30 settembre 2024 (e dunque verosimilmente poi cresciuti, considerando le profilassi di ottobre-dicembre), la copertura della prima dose di vaccino «Mpr» (morbillo, parotite, rosolia) tra i bambini è del 96,3%, dato identico al 96,3% del 2023 e assimilabile al 96,6% del 2022 e al 96,2% del 2021.
Il periodo delle vacanze natalizie ha visto una relativa tranquillità, dopo la ripresa delle scuole i contagi possono aumentare. C’è stata però una buona adesione alla vaccinazione anche tra i bambini
Sotto controllo il morbillo, i pediatri stanno fronteggiando l’atteso rimbalzo della stagione influenzale. «Sta arrivando il picco, che come di consueto parte dai bambini e poi coinvolgerà gli adulti – spiega Greco –. Il periodo delle vacanze natalizie ha visto una relativa tranquillità, dopo la ripresa delle scuole i contagi possono aumentare. C’è stata però una buona adesione alla vaccinazione anche tra i bambini: si può sempre fare meglio, ma sicuramente l’andamento delle vaccinazioni è stato superiore agli ultimi due anni».
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