Monterosso, bando deserto per quattro spazi commerciali sfitti: Aler ci riprova

Spazi vuoti. Nonostante le condizioni vantaggiose, nessuno si è fatto avanti. Danesi (presidente Aler): «Ci riproveremo, l’obiettivo primario è rivitalizzare il quartiere».

Chiusi da anni, abbandonati al degrado nel cuore di un quartiere che da tempo soffre la mancanza di negozi di vicinato. Siamo a Monterosso, a ridosso della centralissima piazza Pacati: qui 4 locali commerciali di proprietà dell’Aler sono stati offerti, in primavera, attraverso un bando a commercianti e associazioni, con l’obiettivo di affittarli dopo anni di abbandono per rendere nel contempo il quartiere più vivibile e attrattivo. Risultato: nonostante una serie di agevolazioni particolarmente allettanti, il bando è andato deserto. Chiusa ad inizio estate, la chiamata potrebbe essere rivista e riproposta in autunno, ma prima serve il via libera della Regione. «Probabilmente non c’è interesse da parte del mercato – è l’analisi di Fabio Danesi, presidente dell’Aler –, ma forse è mancata anche una po’ di comunicazione da parte nostra. Stiamo studiando soluzioni nuove per riproporre il bando all’inizio dell’autunno, magari anche con formule diverse che possano prevedere una sorta di trattativa diretta con coloro che saranno interessati».

Nuovi tentativi

Negozi di vicinato, ma anche sedi di associazioni o di ambulatori medici: le possibili destinazioni dei locali sfitti di via Galilei e viale Giulio Cesare sono tante. «L’obiettivo primario – spiega ancora Danesi – è la rivitalizzazione degli spazi e del quartiere, che altrimenti rischia di morire. Purtroppo finora il mercato ha detto “no”, il nostro ruolo però è quello di riuscire a trovare qualcuno che voglia entrare, per far ripartire il commercio, anche perché in quella zona, come in altre della città, servono le micro attività che fanno da collante tra la periferia e il centro, dando la possibilità ai residenti di poter usufruire dei servizi vicino a casa. Certo, abbiamo messo a disposizione dei locali quasi gratuitamente e fare di più, oggettivamente, non è facile». Tra le ipotesi sul tavolo c’è anche quella di chiedere alla Regione un ulteriore contributo economico per agevolare ancora di più gli interessati.

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