Montelungo, pronto il bando per la gestione: il cantiere riaprirà nella primavera del 2025

L’INTERVENTO. Entro il 9 agosto partirà la gara per l’affidamento del progetto del nuovo campus universitario. Carnevali: «Superata la fase più critica, ora il futuro è più certo». Residenze e attività commerciali nell’ex Colleoni.

È lo scatto in avanti che dalle parti di Palazzo Frizzoni (e dell’Università) si aspettava da anni per bloccare il maxi cantiere per la riqualificazione delle ex caserme Montelungo e Colleoni. Con l’approvazione, nel pomeriggio di lunedì 29 luglio in giunta, dello schema di disciplinare di gara, entro il 9 agosto prossimo il Comune di Bergamo potrà aprire il bando che permetterà di individuare la società che avrà il compito di gestire il fondo (composto da Comune e Cassa Depositi e Prestiti) che si è costituito per dare vita al progetto di rigenerazione urbana dell’intera area, un’opera del valore compreso tra i 75 e i 77 milioni di euro. Il passaggio tecnico è necessario per legge (l’amministrazione comunale, quale ente banditore, non può esimersi dall’indire una gara pubblica) e renderà la gestione di tutta l’operazione molto più rapida. Questo, almeno, è l’auspicio.

Situazione bloccata dal 2017

Due mesi di tempo per vedere se si presenteranno nuove proposte in aggiunta a quella della Redo Sgr di Milano, che dopo il bando andato deserto tra il 2022 e il 2023 ha presentato una sua proposta di riqualificazione, mettendo sul piatto anche un contributo economico di 5 milioni di euro in arrivo da Fondazione Cariplo e una garanzia bancaria di 34 milioni da parte di Banca Intesa. Se al termine dei 60 giorni previsti nessun altro si sarà fatto avanti, la gestione sarà affidata dunque alla milanese Redo (che ha comunque un diritto di prelazione, in caso ci siano altre proposte).

Si sblocca così una situazione ferma in pratica dal 2017, anno delle prime demolizioni. Il maxi progetto prevede la realizzazione di uno studentato universitario pubblico nella ex Montelungo, di nuove aule didattiche destinate all’ateneo in una struttura di nuova costruzione e di residenze private e nuove attività commerciali nell’area della ex Colleoni.

Residenze per studenti e aule

Quella di lunedì è la prima conseguenza tangibile alla sottoscrizione del terzo e ultimo atto integrativo sottoscritto da tutti gli attori che partecipano all’operazione, che ha di fatto recepito la proposta di Redo. Si tratta di «un’iniziativa – ha detto la sindaca Elena Carnevali – che riveste una valenza politica importante, perché permette di dare una svolta che ci consente di superare la fase critica del progetto». Si riparte, dunque, dopo sette anni, con l’obiettivo di arrivare alla ripresa del cantiere entro la tarda primavera del prossimo anno. «Questo progetto ha una valenza strategica per la città per i contenuti che lo caratterizzano e perché ci consente di colmare un deficit molto sentito, vale a dire quello della mancanza di residenze per studenti e di aule didattiche, rafforzando così il nostro impegno nei confronti di una città sempre più universitaria – ha aggiunto Carnevali –. Oggi abbiamo finalmente nuovi elementi di certezza sul futuro e per il prosieguo del progetto».

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Prevale un senso di fiducia, dopo le vicissitudini degli ultimi tempi culminate con il bando andato deserto un anno e mezzo fa: «Allora mancavano alcuni elementi di sostenibilità (anche economica, ndr) ed erano stati posti dei paletti che hanno disincentivato la partecipazione al bando – ha ricordato l’assessore comunale alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini –. A maggio del 2023 Redo si è detta interessata ad avanzare una proposta con alcune modifiche rispetto a quel bando. Da allora è iniziato un lavoro che ha portato al deposito, a marzo di una nuova proposta, che è stata recepita a maggio nell’atto integrativo. Quello di oggi è dunque il primo passaggio concreto che ci porta in una fase più operativa del progetto».

Residenze private e negozi

Con l’aggiudicazione della gestione del fondo e con la sottoscrizione del contratto con la società che avrà vinto il bando si entrerà dunque nella fase del progetto esecutivo del recupero della ex Montelungo. Nel frattempo è allo studio anche la fattibilità per la realizzazione delle residenze private e delle attività commerciali (altro tassello importante per sostenere l’operazione a livello economico). Presto le proprietà delle due ex caserme confluiranno nel fondo, la ex Montelungo (oggi del Comune) per un valore di 2,6 milioni e la ex Colleoni (oggi di Cdp) per 8 milioni. Cassa Depositi e Prestiti investirà altri 21 milioni di euro, mentre il Comune metterà a disposizione il valore degli oneri di urbanizzazione. Al termine dei lavori l’Università si è già impegnata ad acquistare per 30 milioni di euro (grazie a un finanziamento della Regione Lombardia) i circa 14mila metri quadrati della Montelungo e del nuovo edificio che ospiterà le aule didattiche. Il campus ospiterà in tutto 450 alloggi per studenti, mentre gli spazi commerciali dovranno in parte supplire alla mancanza di una mensa.

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