Mobilità quasi ai livelli pre-Covid, parchi e luoghi all’aperto frequentatissimi

Quant’è distante la normalità di oggi da quella che conoscevamo e vivevamo prima del Covid? Si continua ad andare meno nei negozi e nei locali al chiuso, mentre il «verde» vive un vero e proprio boom; sullo sfondo, resiste una parte di smart working. È quanto emerge dai dati di Google Mobility sugli spostamenti dei bergamaschi, un calcolo elaborato che si basa principalmente sulle posizioni degli smartphone.

«Tempo libero»: 92,5% rispetto al pre-Covid

In questo mese di maggio (dal 1° sono cadute tutte le restrizioni legate a Green pass e obbligo di mascherina in bar, ristoranti e negozi) la «mobilità» verso luoghi del tempo libero come bar, ristoranti, centri commerciali e cinema è ancora in media inferiore del 7,5% rispetto a quanto si registrava prima del Covid. Si è dunque tornati a una socialità pari al 92,5% dei tempi pre-Covid.

«Parchi e luoghi pubblici»: +37,8%

L’altra faccia della medaglia, sempre evidenziata da Google, è la riscoperta del verde, dell’ambiente e della natura, degli spazi di aggregazione aperti. La mobilità dei bergamaschi verso «parchi e luoghi pubblici» – compresi i parchi naturali, i boschi, ma anche semplicemente le piazze delle città – a maggio 2022 è stata infatti del 37,8% superiore a quanto si faceva nel pre-Covid.

In Bergamasca i movimenti verso i luoghi di lavoro sono stati del 6% inferiori rispetto a quanto avveniva prima dello tsunami.

Infine, a due anni esatti dalla fine del lockdown vero e proprio, sembra essere diventata strutturale anche una quota di smart working. Google evidenzia infatti che in Bergamasca a maggio 2022 i movimenti verso i luoghi di lavoro sono stati del 6% inferiori rispetto a quanto avveniva prima dello tsunami: in questa differenza di spostamenti verso le aziende può leggersi un’eredità di telelavoro.