«Mio figlio preso a calci e pugni. Gli aggressori volevano 20 euro»

L’AGGRESSIONE. Studente del Galli, 14 anni, era diretto a scuola. Lievi contusioni. La mamma: «Assalito da 7/8 ragazzi». Il preside: «Preoccupa la sicurezza».

Una violenta aggressione, innescata dal suo rifiuto a consegnare del denaro. S’è le fortunatamente cavata con lievi ferite e tanto spavento il 14enne studente dell’Istituto Galli di Bergamo, vittima di un’aggressione da parte di un gruppo di giovani. È successo venerdì mattina in via Piatti, non lontano dagli ex Magazzini Generali. Il 14enne si stava dirigendo a scuola in via Gavazzeni, per l’inizio delle lezioni, quando è stato accerchiato, minacciato e poi preso a calci e pugni.

Il racconto della mamma della vittima

A raccontare l’episodio è stata la mamma della giovane vittima, con un post condiviso su Facebook. Sempre venerdì è stata formalizzata denuncia. «Purtroppo stamattina (ieri per chi legge ndr) nel tragitto verso la scuola mio figlio di 14 anni è stato aggredito in zona Ristorante Dogana, in  via Piatti direzione  via Gavazzeni, a Bergamo, da 7/8 ragazzi di colore, extracomunitari, pretendendo 20 euro – ha scritto la mamma su Facebook –. Al rifiuto mio figlio è stato preso a calci e pugni alle gambe ed alla schiena, nel tentativo inoltre di rubargli lo zaino. Fortunatamente ha avuto lievi contusioni e tutto si è concluso senza ulteriori danni perché ha avuto la prontezza di divincolarsi e andare via».

Il post della mamma su Facebook

Il post della mamma del 14enne ha ricevuto circa 2mila like, oltre 700 commenti e 270 condivisioni, con numerosi utenti dei social che hanno manifestato la loro preoccupazione per il tema della sicurezza nella zona della stazione. Un precedente simile risale allo scorso dicembre, quando uno studente dell’Istituto Natta di via Europa (sempre nel polo scolastico di via Gavazzeni, oltre la stazione) era stato affiancato e strattonato da alcuni giovani mentre aspettava il bus alla stazione Autolinee, rimediando una piccola ferita al labbro. «Non se ne può più – ha scritto, come conclusione del suo post, la mamma del 14enne aggredito ieri –. So che non è il primo caso che succede a Bergamo, fare la denuncia non servirà a nulla perché sono minorenni. Andiamo avanti così, W la Sicurezza».

Migliaia di studenti in via Gavazzeni

Sul polo scolastico di via Gavazzeni gravitano migliaia di studenti. «Il tema della sicurezza ci preoccupa – conferma il preside dell’Istituto Galli, Brizio Luigi Campanelli -. Abbiamo appreso dell’aggressione di ieri mattina in via Piatti attraverso il post della mamma e a mezzo stampa. Lo studente non ha detto nulla, ieri era regolarmente in classe per le lezioni: questo gli fa assolutamente onore. Fortunatamente ha avuto la forza e la prontezza di divincolarsi ed allontanarsi dai suoi aggressori. Casi del genere non si erano mai verificati o comunque non ci erano mai stati segnalati.

Tuttavia si percepisce un senso di poca sicurezza, soprattutto nella zona di piazzale Marconi - prosegue il preside -. I numerosi servizi di presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine, davanti alla stazione, testimoniano che è un’area critica. Lì sostano gruppi di giovani. Dalle famiglie si percepisce una certa preoccupazione. Da via Piatti, dove il nostro studente è stato aggredito ieri, non c’è un grande flusso di studenti; ma dalla stazione, attraverso il sottopasso prima e il sovrappasso ora, arrivano ogni giorno migliaia di studenti verso via Gavazzeni. Qualche episodio preoccupante ogni tanto capita. Le famiglie invitano i figli a non muoversi da soli e a stare attenti con i telefoni, si avverte un’aria di pericolo e insicurezza. Forse servirebbero più telecamere».

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