Minacciano di morte imprenditore e gli chiedono un milione di euro: 5 in manette

L’OPERAZIONE. I fermi sono stati eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bergamo. L’accusa è di tentata estorsione aggravata e continuata ai danni di un imprenditore bergamasco del settore autotrasporti.

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La vicenda ha origine nell’aprile 2024, quando un uomo ha chiesto a un avvocato di contattare l’imprenditore per esigere un presunto debito di 1,3 milioni di euro, che il padre defunto dell’imprenditore avrebbe dovuto restituirgli. Tuttavia, non ricevendo il denaro, il 6 novembre l’indagato ha ingaggiato tre cittadini rumeni per aggredire la vittima e intimidirla.

Il piano estorsivo e l’aggressione

L’imprenditore è stato assalito fuori dalla sua abitazione: i tre uomini hanno colpito la sua auto con mazze e lo hanno speronato, ma la vittima è riuscita a fuggire insieme al figlio piccolo, evitando conseguenze più gravi.

Dopo l’aggressione, l’imprenditore ha denunciato il fatto ai Carabinieri di Ponte San Pietro. Nonostante ciò, l’estorsione è proseguita: il 22 novembre la vittima ha ricevuto minacce anonime, seguite da un Sms intimidatorio il 9 dicembre. Il 18 dicembre, l’indagato si è presentato presso l’azienda dell’ex compagno della sorella dell’imprenditore per reiterare le richieste.

L’arresto e il mandato europeo

Le indagini, coordinate dalla Procura di Bergamo, hanno permesso di ricostruire l’intero piano estorsivo. Durante due perquisizioni a gennaio, i carabinieri hanno sequestrato i telefoni utilizzati per le minacce. Il 53enne ritenuto il mandante è stato arrestato e condotto nel carcere di Bergamo. Il suo complice rumeno, già detenuto per un altro reato, ha ricevuto la notifica in carcere. Nel frattempo, i tre aggressori rumeni sono stati arrestati in Slovenia per un furto in abitazione. Grazie alla cooperazione internazionale, il Gip ha emesso un mandato d’arresto europeo, notificato nel carcere di Celje.

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