Mezza Quaresima, in 20 mila alla sfilata sotto la pioggia: ecco tutti i vincitori - Le foto e i video

La debole pioggia, che ha battezzato la partenza della sfilata di Mezza Quaresima organizzata dal Ducato di Piazza Pontida, non ha fermato l’entusiasmo della gente con più di 20mila persone che sono arrivate in città nel pomeriggio di domenica 26 marzo per assistere da vicino al passaggio di carri, bande e gruppi. Il percorso dei carri si è snodato da piazzale Marconi a via Broseta tra due ali di folla che, con occhi entusiasti, hanno partecipato con maschere, canti, balli e lanci di coriandoli.

Il duca «Smiciatöt» ha abbandonato la tradizionale carrozza e si è presentato a bordo di una bici gigante. «C’è molta soddisfazione per la grande festa che ha coinvolto tutta la città – commenta Mario Morotti -. Vedere tanta gente nonostante il tempo incerto, ci ha riempito il cuore. Ringrazio tutti i nostri volontari e A2A per la collaborazione. Ora pensiamo all’edizione del centenario».

La parata si è aperta con le auto storiche e il gonfalone del Ducato, accompagnato dalla corona ducale, dai ragazzi in bici di Curnasco vestiti da pagliacci e dalle allieve della scuola di danza «Modern Ballett» di Torre Boldone. Nel corteo è sfilata la Fanfara Città dei Mille, seguita dai carri e dalle maschere ducali Giopì e Margì. Dopo il «Rasgament de la Ègia» che sabato sera ha «denunciato» il consumo di suolo, il presidente di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio, è sceso in strada con i trattori a difesa dell’agricoltura e del cibo per tutti.

Guarda sui social tutti i carri allegorici e i gruppi folk

Protagonisti carri allegorici e gruppi folk, provenienti dalla provincia di Bergamo e da quelle di Brescia, Milano, Monza e Brianza, Mantova, Torino, Padova, Vercelli, Novara e Cuneo, per un totale di tremila persone, tra artisti e figuranti. Sulle pagine Facebook e Instagram de «L’Eco di Bergamo» troverete una carrellata di immagini di tutti i partecipanti. Scoprite se ci siete e taggate gli amici.

Il pubblico ha visto scorrere i contadini canterini di Pognano, l’associazione ucraina Zlaghoda, le Maschere di Franc Cancelli e gli abiti creativi della scuola Silv ispirati a Bergamo Brescia. Musica protagonista con il Complesso bandistico brembatese, seguita dai «Pirati sul Serio» e dal gruppo folk Etiopia. mentre da Chignolo d’Isola ha sfilato con «Up – La Vita: una grande avventura», seguito dai Gioppini di Bergamo e dalla banda composta da musicisti di Telgate, Seriate e Orzinuovi. Presenti anche il Fantabosco (Calusco d’Adda), Monster Country (Torre Boldone), la famiglia Addams (Chignolo d’Isola), «Gli Hippie de Cologn e Brigna» (Brignano Gera d’Adda), Brighella e la Torre campanaria (Comun Nuovo) e Superbonus 110% (Treviglio). Quattro i gruppi da Caravaggio: Supermario Sbronz, Rio 2023, i Romani e i Maialini. La sfilata è proseguita con i Cavalieri del Drago di Vidalengo, il gruppo «Caporales mi viejo San Simon Italia», «Cioche del Zenerù (Ardesio), San Simone Sucre Italia e «Nueva Integracion Bolivia – Tinkus». Al termine della sfilata i partecipanti si sono dati appuntamento in piazzale Alpini per le premiazioni e l’estrazione dei biglietti (n. 4938, 3433 e 3703 che vincono buoni spesa a Oriocenter da 500, 300 e 200 euro).

Ecco tutti i vincitori

La giuria del Ducato di Piazza Pontida, composta da una decina di componenti posizionati sul palco allestito in piazza Matteotti, nel rinnovato centro piacentiniano, ha premiato carri e gruppi ritenuti più meritevoli. Per la sezione gruppi al primo posto arrivano «Harry Potter, il ritorno a Gromwarts» di Gromlongo di Palazzago (numero 42), al secondo posto «La magia di Peter Pan» del rione Falconi di Castelli Calepio (numero 25), al terzo posto «I gnari del Carnevale» di Urago d'Oglio (numero 24).

Per la sezione carri: al primo posto si classifica «Welcome to the jungle» del rione Catello di Castelli Calepio (numero 35), a seguire «Arlecchino nel rione, pota pota che colore» dell’oratorio di Tagliuno (numero 20) e al terzo posto «I vichinghi dè la Al dèl Löi» di Vallalta di Albino (numero 15).

Premio speciale della giuria per l’Associazione culturale folk Bolivia Diablada (numero 56) e per la fantasia «C’era una volta... Zambla e... continua a esserci» di Oltre il Colle (numero 28).