Medici per i villeggianti
Ats: difficile trovare disponibilità

La risposta dell’azienda dopo l’allarme lanciato dai sindaci per i territori al momento scoperti.

Il problema resta. Ma, spiega Ats, «in ogni caso dal punto di vista sanitario la situazione non è assolutamente preoccupante». Alcuni presìdi del servizio di guardia medica turistica nelle valli bergamasche restano al momento scoperti, anche sull’iniziare di questo agosto col boom di villeggianti. Un allarme rilanciato più volte dai sindaci, su cui ieri ha preso posizione l’Agenzia di tutela della salute di Bergamo: «Sei Ats di Regione Lombardia sono interessate al servizio di Guardia turistica, un servizio chiamato a rafforzare le normali attività di assistenza medica generica nelle località a forte flusso turistico, con numeri importanti soprattutto per quanto riguarda la zona della Valtellina e il territorio delle valli bergamasche – premette la nota di Ats Bergamo -. È piuttosto difficile trovare medici disponibili, anche se i servizi dell’Agenzia di tutela della salute e le Asst stanno facendo di tutto per reperirne, anche da altre province. In questo momento i pochi medici che Ats riesce a trovare vengono incaricati di sostituire i medici di medicina generale che sono la priorità per l’assistenza dei nostri cittadini».

Margini per tamponare le carenze potrebbero esserci a breve, spiega Ats: «Uno spiraglio di ottimismo comunque c’è – si legge nella nota -: da settimana prossima l’Ordine dei medici ha abilitato giovani neolaureati che saranno immediatamente contattati da Ats e dalle Asst». Pur di fronte alla mancanza di camici bianchi per la continuità assistenziale turistica in gran parte delle valli, l’Agenzia assicura appunto che «in ogni caso dal punto di vista sanitario la situazione non è assolutamente preoccupante». Quali sono le alternative? «I turisti possono chiamare al numero 116 117 la Continuità assistenziale, tutti i giorni festivi e la sera dalle 20 fino al mattino alle 8 – conclude l’Ats -; qualora abbiano necessità di ricette, possono rivolgersi al loro medico di cure primarie che può inviare via Whatsapp, sms o email il codice per le ricette de-materializzate, accettate in qualsiasi farmacia. Nei casi di urgenza possono comunque recarsi in Pronto soccorso».n

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