Medici di base, c’è il nuovo bando: in provincia 94 sedi scoperte

Sanità. Si apre nella giornata di mercoledì 21 settembre la terza procedura regionale per gli ambiti vacanti nel territorio della nostra Ats. Nelle prime due tornate individuate 27 figure.

La geografia è ampia, è una cartina punteggiata da 94 sedi vacanti. Da oggi (mercoledì 20 settembre) si prova a trovare rimedio, nuovamente. Stamattina alle 10 si apre infatti il nuovo bando della Regione per coprire gli «ambiti territoriali di assistenza primaria carenti», in sostanza per cercare nuovi medici di base da inserire lì dove mancano: sono appunto 94 gli ambiti banditi nel territorio dell’Ats di Bergamo, e complessivamente 922 nell’intera Lombardia. È il terzo concorso del 2022, dopo quelli aperti a marzo e a giugno: in primavera erano stati coperti 12 posti, in estate sono state raccolte altre 15 disponibilità. La forbice tra offerta (posti disponibili) e domande (medici che si candidano) resta ovviamente sempre ampia, ma anche una manciata di medici può essere comunque fondamentale a dare risposta a una parte dei tanti cittadini che fanno i conti col problema della mancanza di camici bianchi.

La forbice tra offerta (posti disponibili) e domande (medici che si candidano) resta ovviamente sempre ampia, ma anche una manciata di medici può essere comunque fondamentale a dare risposta a una parte dei tanti cittadini che fanno i conti col problema della mancanza di camici bianchi

Il nuovo bando, pubblicato sul sito della Regione, fornisce una cartina dettagliata: l’ambito più carente (ma è anche uno dei più ampi) è quello che comprende Bergamo, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone, Gorle e Orio al Serio, dove sono banditi 6 posti, e tra i vincoli per chi si candida è fissato un obbligo di apertura nel quartiere di Celadina, 2 obblighi in Città Alta, un obbligo a Campagnola; 6 anche i posti banditi per l’ambito che include Arzago d’Adda, Casirate d’Adda e Treviglio. Sono invece 5 i posti banditi per l’ambito che comprende Dalmine, Lallio, Levate e Osio Sopra.

La documentazione completa è stata pubblicata sul sito della Regione (all’interno del portale www.bandi.regione.lombardia.it), il bando si chiuderà l’11 ottobre alle ore 16. «Possono partecipare all’assegnazione degli incarichi convenzionali – è specificato – i laureati in medicina e chirurgia abilitati all’esercizio professionale, iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale della Regione». Nelle altre aree della Lombardia, sono 107 i posti messi a bando per l’Ats di Brescia, 104 per l’Ats della Brianza, 140 per l’Ats dell’Insubria, 266 per l’Ats di Milano (che comprende anche la provincia di Lodi), 31 per l’Ats della Montagna, 53 per l’Ats di Pavia, 127 per l’Ats Valpadana.

Il nuovo accordo integrativo regionale per la medicina di base da un lato mette un po’ di risorse, seppur non completamente sufficienti, per potenziare il personale di studio. Per aumentare il massimale dei pazienti è necessario dare al medico il supporto di personale infermieristico e amministrativo.

«Il tema di fondo ha sempre a che fare con l’attrattività della professione: burocrazia, poco supporto, carichi di lavoro – rimarca Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo -. Il nuovo accordo integrativo regionale per la medicina di base da un lato mette un po’ di risorse, seppur non completamente sufficienti, per potenziare il personale di studio. Per aumentare il massimale dei pazienti è necessario dare al medico il supporto di personale infermieristico e amministrativo. Per il breve periodo, l’unico tampone è individuare misure organizzative idonee a rendere meno pesante la mancanza dei medici». «Il tema di fondo - conclude Marinoni - è quello della programmazione: per 4-5 anni siamo sicuri che i medici continueranno a mancare, dopodiché si vedranno i benefici di alcune scelte recenti».

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