Cronaca / Bergamo Città
Martedì 31 Dicembre 2024
Mattarella: «Mai come adesso la pace grida la sua urgenza» - Il video
DISCORSO DI FINE ANNO. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno a reti unificate ha parlato alla Nazione riflettendo sui valori della Costituzione e sulla pace.
«Mai come adesso la pace grida la sua urgenza. La pace che la nostra Costituzione indica come obiettivo irrinunziabile, che l’Italia ha sempre perseguito, anche con l’importante momento quest’anno della presidenza del G7. La pace di cui l’Unione Europea è storica espressione». Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno alla Nazione.Insieme agli auguri, una riflessione su questo periodo difficile, nella speranza di tempi migliori.
Il Capo di Stato ha evidenziato come «la pace non significa sottomettersi alla prepotenza di chi aggredisce gli altri Paesi con le armi, ma la pace del rispetto dei diritti umani, la pace del rispetto di ogni popolo alla libertà e alla dignità».
Gli innocenti rapiti da Hamas, e tuttora ostaggi, vivono un secondo inizio di anno in condizioni disumane. Queste forme di barbarie non risparmiano neppure il Natale e le festività più sentite.
Le guerre e la detenzione di Cecilia Sala
Parlando di «momenti difficili» Mattarella ha fatto riferimento alle guerre in corso, ricordando le migliaia di vittime civili. «Nella notte di Natale si è diffusa la notizia che a Gaza una bambina di pochi giorni è morta assiderata.Nella stessa notte di Natale feroci bombardamenti russi hanno colpito le centrali di energia delle città dell’Ucraina per costringere quella popolazione civile al buio e al gelo. Gli innocenti rapiti da Hamas, e tuttora ostaggi, vivono un secondo inizio di anno in condizioni disumane. Queste forme di barbarie non risparmiano neppure il Natale e le festività più sentite».
E poi non è mancato un pensiero per la giornalista Cecilia Sala: «Interpreto, in queste ore, l’angoscia di tutti per la detenzione di Cecilia Sala. Le siamo vicini in attesa di rivederla al più presto in Italia», ha auspicato Mattarella.
Spesa record per gli armamenti
«La crescita della spesa in armamenti, innescata nel mondo dall’aggressione della Russia all’Ucraina, che costringe anche noi a provvedere alla nostra difesa, ha toccato quest’anno la cifra record di 2.443 miliardi di dollari – ha evidenziato ancora il Presidente –. Otto volte di più di quanto stanziato alla recente Cop 29, a Baku, per contrastare il cambiamento climatico, esigenza, questa, vitale per l’umanità. Una sconfortante sproporzione».
Colmare queste distanze. Assicurare una effettiva pienezza di diritti è il nostro compito.
Disuguaglianze e abbandono delle aree montane
«Tra Nord e Sud c’è una disuguale disponibilità di servizi. Continua il pericolo dell’abbandono delle aree interne e montane. Colmare queste distanze. Assicurare una effettiva pienezza di diritti è il nostro compito» ha poi detto Mattarella.
Ricerca e sanità
«La scienza, la ricerca, le nuove tecnologie aprono possibilità inimmaginabili fino a poco tempo addietro per la cura di malattie ritenute inguaribili. Nello stesso tempo vi sono lunghe liste d’attesa per esami che, se tempestivi, possono salvare la vita. Numerose persone rinunciano alle cure e alle medicine perché prive dei mezzi necessari», ha evidenziato il capo dello Stato.
E poi non è mancato il pensiero alle vittime di violenza, al sovraffollamento delle carceri, ai giovani, alle Forze dell’ordine, nell’invito al «rispetto», parola dell’anno secondo Treccani.
I giovani come risorsa del Paese
«Bullismo, risse, uso di armi. Preoccupante diffondersi del consumo di alcool e di droghe, vecchie e nuove, anche tra i giovanissimi. Comportamenti – ha continuato il capo dello Stato – purtroppo alimentati dal web che propone sovente modelli ispirati alla prepotenza, al successo facile, allo sballo. I giovani sono la grande risorsa del nostro Paese. Possiamo contare sul loro entusiasmo, sulla loro forza creativa, sulla generosità che manifestano spesso. Abbiamo il dovere di ascoltare il loro disagio, di dare risposte concrete alle loro esigenze, alle loro aspirazioni Su questo sono impegnati generosi operatori, che meritano di essere sostenuti».
Il pensiero ai detenuti
«Abbiamo il dovere di osservare la Costituzione che indica norme imprescindibili sulla detenzione in carcere. Il sovraffollamento vi contrasta e rende inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale penitenziario». Lo ha detto il Presidente della Repubblica rimarcando il «rispetto della dignità di ogni persona, dei suoi diritti. Anche per chi si trova in carcere. I detenuti devono potere respirare un’aria diversa da quella che li ha condotti alla illegalità e al crimine. Su questo sono impegnati generosi operatori, che meritano di essere sostenuti».
Libertà, democrazia, dedizione all’Italia, dignità di ciascuno, lavoro, giustizia. Sono valori che animano la vita del nostro Paese.
Nel 2025 l’ottantesimo della Liberazione
«Nel 2025 celebreremo gli ottanta anni della Liberazione. È fondamento della Repubblica e presupposto della Costituzione, che hanno consentito all’Italia di riallacciare i fili della sua storia e della sua unità. Una ricorrenza importante. Reca con sé il richiamo alla liberazione da tutto ciò che ostacola libertà, democrazia, dedizione all’Italia, dignità di ciascuno, lavoro, giustizia. Sono valori che animano la vita del nostro Paese, le attese delle persone, le nostre comunità»
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