Maltempo a Bergamo, quasi mille richieste di risarcimento

IL PRIMO BILANCIO. Le segnalazioni in città sono 972, di cui 813 da parte di privati cittadini, mentre le altre 159 sono state presentate dai titolari delle attività commerciali.

«Una piena del genere non si era mai vista». In via della Morla, al confine con Ponteranica, la famiglia Cattaneo sta ancora lavorando per liberare il giardino che il torrente ha sommerso durante il nubifragio di lunedì notte. Il muro d’acqua ha travolto la recinzione in ferro, scaricando sull’erba rami secchi, detriti e persino un enorme tronco d’albero trascinato a valle dalla corrente.

Ora che il livello dell’acqua è tornato alla normalità, nell’alveo restano i rifiuti che sono rimasti incagliati tra le rocce e gli arbusti. A pochi passi un «ragno» sta portando via gli ultimi oggetti accatastati davanti all’abitazione di Giorgia Costantini: «Quella mattina mi sono svegliata alle 6.30 – racconta –. Scendendo in taverna ho visto l’acqua che saliva a metà scala. Il garage era sommerso e una delle nostre auto, parcheggiate sotto, era stata sbalzata in strada». Una prima, sommaria conta dei danni, parla di una spesa di 40mila euro da affrontare solo per rimettere in sesto l’abitazione, «cui si devono aggiungere due automobili, gli elettrodomestici, i pc, gli strumenti musicali e tutto ciò che avevamo in taverna e che siamo stati costretti a buttare via».

Ieri è scaduto il termine per la presentazione delle richieste di risarcimento: la conta si è fermata a quota 972, di cui 813 da parte di privati cittadini, mentre le altre 159 sono state presentate dai titolari delle attività commerciali danneggiate

Le richieste per i danni

Sabato 14 settembre alle 14 è scaduto il termine per la presentazione delle richieste di risarcimento: nelle ultime 24 ore le domande presentate sono quasi raddoppiate. La conta si è fermata a quota 972, di cui 813 da parte di privati cittadini (che potranno chiedere risarcimenti solo sui beni immobili), mentre le altre 159 sono state presentate dai titolari delle attività commerciali danneggiate. Venerdì il conteggio era arrivato a 503 richieste, per un totale di 16,5 milioni di euro. In queste ore il Comune sta processando ogni singola richiesta, prima dell’invio (nella giornata di domani) alla Regione Lombardia. Per conoscere l’importo più puntuale delle richieste di risarcimento servirà del tempo: questa prima ricognizione serve infatti per avere un quadro di massima dei danni, dopodiché – se sarà proclamato lo stato di emergenza superiore chiesto dal Comune – i cittadini saranno chiamati a compilare un’altra richiesta. «Resta il problema che, in queste condizioni, se il torrente dovesse ingrossarsi di nuovo, l’acqua potrebbe entrare nelle nostre case addirittura più facilmente, rispetto a lunedì», temono i residenti di via della Morla.

Maltempo, a Bergamo si continua a spalare nel fango. Video di Bergamo Tv - Matteo De Sanctis

Il centrodestra: «Consiglio ad hoc»

Nel frattempo i consiglieri comunali di centrodestra hanno chiesto la convocazione di un Consiglio comunale straordinario sul tema «Il sistema del reticolo idrico nella città di Bergamo – Emergenza e piano d’intervento», allegando cinque ordini del giorno a prima firma di Alberto Ribolla (Lega) e sottoscritti da tutti i consiglieri del Carroccio, di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lista civica Andrea Pezzotta. Le forze di opposizione sollecitano l’amministrazione su tutti i temi relativi alla manutenzione del reticolo idrico, dalla formulazione di progetti di prevenzione, alla definizione di un programma per riportare a cielo aperto alcuni tratti che scorrono sotto terra. La minoranza chiede anche di farsi «promotore di un coordinamento tra i vari enti che vigilano sulle manutenzioni, che sono responsabili della realizzazione di opere infrastrutturali del reticolo idrico». Infine tra le richieste c’è anche l’invito a «ripensare il progetto della Brt per quanto riguarda la creazione di una corsia riservata al pullman ottenuta con la tombinatura della Roggia Colleonesca di via Moroni».

Leggi anche
Approfondisci l'argomento sulla copia digitale de L'Eco di Bergamo del 15 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA