Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 10 Settembre 2021
Malpensata nel mirino dei ladri: 13 furti in un mese in un complesso residenziale
Raffica di colpi nel complesso «Miriam» della Malpensata: numerose le abitazioni svaligiate durante le ferie. In un caso tre ladri sono rimasti due giorni in una casa, facendo chiasso giorno e notte. Poi, scoperti da una vicina, sono scappati.
In un caso, estremo, dopo due giorni di chiasso proveniente dall’appartamento sotto al suo, un’inquilina è scesa e ha suonato al campanello per dirne quattro ai vicini. Ma si è trovata di fronte un individuo mai visto, con mascherina e berretto. «Ma chi è lei?», gli ha chiesto stupita. «Come chi sono? Io abito qui», la pronta risposta. «Ma figuriamoci: conosco benissimo chi abita qui e non è lei!», la replica della vicina, culminata con la fuga, in quattro e quattr’otto, del finto inquilino e di altri due uomini.
Di fatto dei ladri che, approfittando dell’assenza dei veri padroni di casa in vacanza, si erano introdotti nella loro abitazione e vi si erano addirittura insediati per due giorni e due notti, finché – per nulla preoccupati dall’attirare l’attenzione con il loro chiasso – non sono stati scoperti.
L’episodio limite è emblematico di quello che sta accadendo da poco più di un mese nel complesso residenziale «Miriam» di via De Grassi, una laterale di via Don Bosco, alla Malpensata: tre palazzoni da nove piani ciascuno, per un totale di 216 appartamenti e oltre seicento residenti. Che sono nel mirino dei ladri, probabilmente gli stessi: già 13 i furti messi a segno nell’ultimo mese e mezzo. Tutti caratterizzati da due aspetti. Primo: nelle abitazioni prese di mira i residenti erano via in vacanza. Secondo: la porta, seppure blindata, delle loro case era di un modello un po’ datato, dunque più facilmente forzabile.
Una volta dentro i ladri – presumibilmente gli stessi – hanno rubato di tutto. Da trenta euro fino a gioielli e cifre più consistenti. Tanto da far alzare notevolmente il livello di preoccupazione e allarme dei residenti che, in tanti anni – i palazzi vennero costruiti tra il 1985 e l’86 e tanti vivono lì da allora –, non si erano mai sentiti così sotto attacco. «Ricordo qualche furto, ma sporadico, anzi sporadicissimo – racconta un abitante –, ma nulla del genere. Forse tre o quattro furti in oltre trent’anni che siamo qui». Invece nell’ultimo mese e mezzo, tra fine luglio e inizio settembre, c’è stata un’escalation che ha talvolta costretto gli abitanti del complesso residenziale della Malpensata a chiamare la polizia quasi tutte le sere. Ovvero quando le varie famiglie tornavano dalle ferie e trovavano la porta di casa forzzata e l’appartamento svaligiato. Da chi – è capitato – è anche rimasto dentro casa a mangiare: furti dunque durati anche ore e, nel caso più estremo, giorni con tanto di festino.
Contro i quali gli inquilini – che a breve si riuniranno in un’assemblea forse per ipotizzare un impianto di videosorveglianza – non sanno cosa fare. Anche perché l’impressione è che i ladri siano ben informati degli spostamenti e delle assenze per ferie dai vari appartamenti: non hanno infatti mai preso di mira abitazioni con gli inquilini all’interno, ma solo quelle dove – evidentemente sapevano – non c’era nessuno perché i padroni di casa erano al mare o in montagna.
Situazione che non può non far pensare alla presenza di una sorta di basista, qualcuno che segnala ai ladri quando e dove agire: anche perché il complesso, come detto, è enorme. E alcuni abitanti sono ancora in ferie. Gli ultimi tre colpi sono stati scoperti domenica, ma si teme che anche altre famiglie, di rientro dalle vacanze, trovino la brutta sorpresa.
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