Lussana, Maestrini va in pensione. Gli studenti: «Grazie per la passione e la dedizione» - Video

IL SALUTO. Bella sorpresa per la dirigente, commossa, nell’ultimo giorno di scuola: «Questo istituto mi ha dato tanto e mi sono arricchita. Il Covid? Tempi duri, ma è venuta fuori la qualità delle persone che lavorano in questo liceo».

Si era ripromessa di non commuoversi, ma quando ha sentito le parole di saluto dei suoi ragazzi non ce l’ha fatta. Bella e graditissima sorpresa, per Stefania Maestrini, quella che le hanno fatto l’ultimo giorno di scuola gli studenti rappresentanti in consiglio di istituto a nome di tutti i compagni. Sul palco improvvisato del tetto della palestra ipogea la dirigente del Liceo Lussana, prossima a lasciare la scuola per godersi la meritata pensione, è stata acclamata dagli studenti che le hanno omaggiato un mazzo di fiori.

«Ci mancherà tantissimo»

«Vogliamo ringraziarla per la passione, la dedizione e l’amore che ha dimostrato per questa scuola e per noi studenti. In questi anni siamo sbocciati come questi fiori che le regaliamo», le hanno detto i ragazzi, che per far sorridere la dirigente, che a stento riusciva a trattenere le lacrime, le hanno fatto anche una battuta: «Lei ci mancherà tantissimo, un po’ meno i suoi rimproveri quando ci rincorreva nei corridoi».

Da Urbino alla carriera a Bergamo

Maestrini, origini marchigiane, dopo la laurea in filosofia all’Università di Urbino arriva nella nostra città nel 1986. La sua prima esperienza è come docente di scuola media, passa poi alle scuole superiori. A 38 anni si ritrova in qualità di vicepreside a sostituire il preside dell’istituto in cui insegnava, il Betty Ambiveri di Presezzo. Nel 2007, durante la sua presenza al Mozzali di Treviglio, vince il concorso come dirigente. Passa così all’Einaudi di Dalmine per approdare otto anni fa al Liceo Lussana.

«Sorpresa che mi lascia senza parole»

«Avevo tanti timori quando sono arrivata – ha detto ai suoi studenti -, perché sapevo che dovevo tenere alto il nome di una scuola così prestigiosa. Con questa sorpresa per una volta siete voi ad avermi lasciato senza parole. Questa scuola mi ha dato tanto e io mi sono arricchita, soprattutto dal punto di vista umano. Vi auguro una vita bellissima – ha esclamato la dirigente -: siete il futuro della nostra società, e questa non è retorica. Avete gli strumenti per preparare un mondo migliore e sono certa che ce la farete».

La dirigente nei giorni scorsi si è voluta congedare da tutto il personale della scuola scrivendo loro una lettera di ringraziamenti: «Ho incontrato docenti molto vicini alla mia concezione di scuola, una scuola che mette al centro lo studente per accompagnarlo e sostenerlo nel percorso di crescita culturale e umana. Attraverso le loro altissime competenze professionali e la loro capacità progettuale, la scuola ha proseguito il suo percorso di trasmissione e di innovazione culturale, garantendo la ricchezza di una formazione diversificata e piena di stimoli, sia nei percorsi curricolari che nella vivacissima proposta integrativa». Parole di lode per i ragazzi «molto curiosi e sensibili», di stima per i genitori e tutto il personale «sempre disposto a collaborare, in particolare nei momenti più difficili».

Un pensiero è andato anche agli anni del Covid: «Sono stati momenti davvero difficili sia dal punto di vista organizzativo sia, soprattutto, dal punto di vista umano. È stato in quei momenti che più ho potuto riconoscere e apprezzare la qualità e la dedizione delle persone che si impegnano quotidianamente in questa scuola per salvaguardarne i valori e il compito». Infine un invito: «A voi cari docenti e caro personale Ata un invito a continuare come avete sempre fatto, da prima che arrivassi io e come avete fatto con me. Agli studenti voglio raccomandare di porsi sempre degli obiettivi, di non scoraggiarsi di fronte alle difficoltà, di avere delle aspettative, di credere sempre nella possibilità di realizzare i propri sogni».

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