Cronaca / Bergamo Città
Martedì 18 Ottobre 2022
Luce, natura e innovazione: Confindustria cambia il volto di due piazze-simbolo di Bergamo
Verso il 2023. Presentati i due progetti di allestimento di piazza della Libertà e dell’ingresso della sede degli industriali al Kilometro Rosso. Si punta su materiali riciclati e sul verde. Ecco le immagini.
Comune di Bergamo, Confindustria Bergamo e GAMeC hanno presentato i progetti e i designer vincitori del contest per l’allestimento di piazza della Libertà, in città, e della piazza antistante la nuova sede di Confindustria, al Kilometro Rosso. I progetti sono interamente sostenuti da Confindustria Bergamo, nell’ambito delle iniziative per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. L’installazione di piazza Libertà sarà inaugurata il prossimo gennaio in concomitanza con l’apertura delle celebrazioni per il 2023. L’allestimento della piazza al Kilometro Rosso, che a differenza di quello cittadino sarà permanente, è invece previsto in giugno.
Confindustria cambia il volto di due piazze-simbolo di Bergamo
I progetti e la presentazione la Kilometro Rosso
I contest, lanciati nel mese di luglio, hanno visto il coinvolgimento di dodici designer stranieri e italiani. Tra questi sono stati selezionati i due progetti vincitori, scelti per creare un ponte ideale tra il centro della città e la sua periferia, tra il nucleo urbano storico e l’attuale polo dell’innovazione e dell’industria. Il progetto che vestirà piazza della Libertà con un intervento temporaneo orientato a interpretare il tema della capitale della cultura «La Città Illuminata» è «Lights On», dei designer greci «Objects of Common Interest».
L’installazione in piazza della Libertà è a cura di due designers greci che lavorano a New York. La piazza sarà visibile da un nuovo punto di osservazione
Un’installazione che prevede l’uso di materiali riciclati e riciclabili. Sulla facciata di Palazzo della Libertà spiccherà un’opera luminosa alimentata da pannelli solari, nella piazza saranno posizionate sedute in marmo colorato mentre la fontana sarà visibile da una nuova prospettiva, grazie a una collina realizzata con pneumatici riciclati che consentirà un colpo d’occhio panoramico.
Luce, natura e innovazione: Confindustria cambia il volto di due piazze-simbolo di Bergamo. Video di Beppe Bedolis
Il progetto che trasformerà lo spazio di ingresso alla sede di Confindustria Bergamo all’interno di Kilometro Rosso Innovation District è «Pioppeto», dello studio di architettura Salottobuono fondato da Matteo Ghidoni. La piazza sarà rinnovata pensando al concetto di «Industriosa Natura»: una foresta di pioppi in vaso, che una volta cresciuti saranno ripiantati nel giardino del Parco tecnologico di Kilometro rosso, con sedute all’aperto e uno stagno in parte alimentato dall’acqua piovana.
Il Pioppeto porterà alberi ad alto fusto all’ingresso della sede di Confindustria Bergamo. Natura e innovazione per una piazza verde che sarà anche un luogo di incontro
«I due progetti rappresentano alcuni dei primi interventi, in ordine temporale, che permetteranno a Bergamo di evolvere, nel contesto del progetto di Capitale Italiana della Cultura 2023, rappresentando al grande pubblico alcuni dei valori e temi più caratterizzanti della Città Illuminata: l’animo industrioso del territorio, il suo tessuto creativo e imprenditoriale, la spinta all’innovazione e al rinnovamento propri della nostra identità» ha spiegato il sindaco Giorgio Gori. «E, se l’intervento su piazza della Libertà è destinato ad avere una diversa collocazione a fine 2023, quello del Kilometro Rosso è pensato per restare definitivo, un lascito alla città». «Le due opere – prosegue Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo – concorrono a definire la nuova visione di un territorio attrattivo e consapevole delle proprie potenzialità, che dialoga con la modernità, partendo dai suoi punti di forza, la radice manifatturiera, il forte senso di appartenenza, e li coniuga con i valori dell’innovazione e della sostenibilità economica, sociale e ambientale, grazie anche alla capacità evocativa dei linguaggi dell’arte e della cultura».
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