Luce, da lunedì 1° luglio stop al mercato tutelato per 99mila famiglie

LA SCADENZA. In Bergamasca sarà la multiutility Hera a gestire i clienti che passeranno nel nuovo regime. Arera: ma in bolletta risparmio medio di 113 euro l’anno.

Di rinvio in rinvio, quella data è arrivata: dal 1° luglio finisce il servizio di maggior tutela dell’energia elettrica per i clienti domestici «non vulnerabili» e si passa al servizio a tutele graduali. Il mercato tutelato rimarrà solo per i «vulnerabili», cioè per chi è ancora nel mercato tutelato e ha più di 75 anni, oppure percepisce il «bonus sociale» (il bonus per le bollette elettriche) oppure ha una disabilità.

In tutta Italia sono 3,7 milioni i clienti domestici «non vulnerabili» che passeranno automaticamente al servizio a tutele graduali

In sostanza, passeranno al servizio elettrico a tutele graduali circa 99mila famiglie in Bergamasca. I calcoli li ha tratteggiati Hera, multiutility a controllo pubblico con sede a Bologna, che ha vinto l’asta bandita da Arera – l’Autorità di regolazione del mercato energetico – per la gestione dei clienti non vulnerabili che non hanno scelto il mercato libero e che dunque transiteranno nel nuovo regime contrattuale. In tutta Italia sono 3,7 milioni i clienti domestici «non vulnerabili» che passeranno automaticamente al servizio a tutele graduali: per coprire il Paese è stata fatta una gara vinta da diverse aziende a seconda della provincia messa a bando.

Le condizioni

Come specifica Hera, «le condizioni del servizio a tutele graduali, uguali in tutta Italia, sono quelle definite da Arera. Le componenti principali del prezzo dell’energia saranno due: una prima parte, che sarà variabile, è a copertura dei costi di approvvigionamento dell’energia, e deriverà dalla media dei prezzi del mercato all’ingrosso (Prezzo unico nazionale, Pun). A questa si somma una componente fissa, volta a coprire i costi di commercializzazione che, in virtù dei ribassi di gara, comporterà per il cliente un risparmio rispetto all’attuale maggior tutela. Per quanto riguarda la fatturazione, questa continuerà a essere invece bimestrale». Il passaggio è automatico (non bisogna sottoscrivere alcun nuovo contratto né dare particolari comunicazioni né segnalare le coordinate per la domiciliazione bancaria) e senza nessun onere.

Per venire incontro ai nuovi clienti, Arera ha messo a disposizione più canali: il sito heracomm.gruppohera.it, il numero verde dedicato 800.554.000 e gli sportelli di Bergamo, Caravaggio, Spirano, Treviglio, Albino, Alzano Lombardo, Nembro, Clusone, Leffe e Sotto il Monte.

Ma il servizio a tutele graduali conviene? Sembrerebbe di sì, e lo fa intendere la stessa Arera, secondo cui – «sulla base degli elementi a oggi disponibili» – il servizio a tutele graduali garantirebbe in media un risparmio di circa 113 euro l’anno rispetto al mercato tutelato.

La beffa per i «vulnerabili»

Anche perché all’orizzonte c’è un rincaro per chi rimarrà nel mercato tutelato. La revisione periodica dei prezzi, comunicata nei giorni da Arera, indica infatti che l’aggiornamento del prossimo trimestre (luglio-settembre 2024) per la bolletta elettrica del «cliente tipo» vedrà un aumento del 12’%. «Si è infatti arrestato il trend ribassista dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica che ha caratterizzato l’ultimo trimestre del 2023 e l’inizio del 2024», spiega l’Arera. L’Unione nazionale consumatori prova a tradurre in concreto queste previsioni: l’aumento del 12% del «cliente tipo» è equivalente a 52 euro in più su base annua.

I consumatori

La scadenza del 1° luglio è ormai dietro l’angolo, i giochi sono praticamente fatti. Ma è proprio sul rush finale che arrivano le ultime richieste. «Riceviamo molte richieste di informazioni – conferma Mina Busi, presidente di Adiconsum –, c’è ancora disorientamento tra i consumatori». Anche perché si aggiunge anche un’ulteriore variabile: «Fino al 30 giugno, come confermato dall’Arera, gli utenti tutelati che erano passati al mercato libero possono optare per il ritorno al mercato tutelato. È un’opzione che consigliamo, seppur oramai il tempo sia quasi scaduto, perché attualmente le tariffe del mercato libero sono mediamente del 30% più alte rispetto al mercato tutelato». E quindi: il mercato tutelato è più conveniente del mercato libero, e il servizio a tutele graduali è a sua volta più conveniente del mercato tutelato. «È una situazione che fa comprendere bene una cosa – aggiunge Busi –: ogni scelta non va mai considerata come definitiva, perché non c’è una ricetta che vada sempre bene. L’anno scorso, ad esempio, il mercato libero aveva prezzi migliori del mercato tutelato. Bisogna periodicamente confrontare le offerte e agire di conseguenza, se c’è la possibilità». Anche i clienti vulnerabili, comunque, potranno transitare dal mercato tutelato al servizio a tutele graduali, contattando lo «sportello del consumatore» di Arera.

Fino al 30 giugno gli utenti tutelati che erano passati al mercato libero possono optare per il ritorno al mercato tutelato

«Il servizio a tutele graduali è al momento più vantaggioso del mercato tutelato – conferma Christian Perria, presidente di Federconsumatori Bergamo –, tant’è che a molti utenti abbiamo dato questo consiglio: se non siete vulnerabili e siete ancora in tutela, non fate nulla, così da passare automaticamente al servizio a tutele graduali. Le prospettive di risparmio sembrano interessanti: i dati dell’Arera che indicano una proiezione di risparmio di 113 euro all’anno sono significativi, è un risparmio notevole soprattutto per alcune fasce di popolazione e anche rispetto al delta di costi che mediamente si può riscontrare tra i diversi fornitori del mercato libero».

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