Lotta alla zanzara tigre: ecco cosa sapere e cosa fare

LE INFO UTILI. Bergamo potenzia la lotta larvicida contro la zanzara tigre e limita l’uso degli adulticidi: nuova ordinanza per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente.

Bergamo

Il Comune di Bergamo ha emanato una nuova ordinanza per la prevenzione dell’infestazione da Aedes albopictus - nota come zanzara tigre-, introducendo un approccio più sostenibile e scientificamente fondato: viene infatti rafforzata l’azione larvicida, mentre si limita fortemente l’uso degli adulticidi.

Nuova ordinanza

Alla luce delle evidenze scientifiche, dei cambiamenti climatici e delle buone prassi adottate in diverse città italiane ed europee, l’Amministrazione comunale ha infatti deciso di aggiornare l’ordinanza vigente, rimuovendo l’obbligo per i privati di effettuare trattamenti adulticidi in caso di proliferazione e puntando su un piano di prevenzione strutturato e a lungo termine. I trattamenti adulticidi potranno essere utilizzati esclusivamente, sia in ambito pubblico che privato, in presenza di casi sospetti o accertati di arbovirosi segnalati da ATS Bergamo o in caso di infestazioni di particolare rilevanza.

Questa scelta si fonda su solide basi scientifiche e sulle linee guida di enti nazionali e internazionali, che evidenziano la scarsa efficacia degli adulticidi nel lungo periodo anche a causa della crescente resistenza sviluppata dalle zanzare e insetti vettori. Inoltre, gli adulticidi possono avere effetti negativi sulla biodiversità e sulla salute dell’uomo. Per questi motivi, il trattamento larvicida e la prevenzione dei ristagni d’acqua diventano l’asse portante dell’azione di contenimento.

Interventi adulticidi solo straordinari

Gli interventi adulticidi non saranno quindi programmati ma straordinari, dettati da infestazioni di particolare rilevanza o riservati a situazioni di emergenza sanitaria, come epidemie in atto o il rischio concreto della loro insorgenza e, in questo caso, saranno effettuati solo su indicazione di ATS. In assenza di emergenze, saranno considerati misure straordinarie da applicare in contesti specifici e mirati, nell’ambito di una più ampia strategia di lotta integrata.

Kit gratuiti

Per facilitare la partecipazione attiva dei cittadini, è disponibile presso le sedi di Aprica un kit antilarvale gratuito, fino ad esaurimento scorte.
«Come raccomandato a livello regionale e nazionale, potenziamo l’azione larvicida ed eliminiamo l’obbligo da parte dei privati di effettuare trattamenti adulticidi, che potranno comunque essere effettuati previa comunicazione all’Amministrazione. Gli interventi adulticidi su suolo pubblico saranno effettuati solo in caso di effettivo rischio sanitario o infestazioni rilevanti poiché hanno un effetto transitorio sul contenimento della proliferazione delle zanzare mentre gli interventi antilarvali e l’eliminazione dei ristagni d’acqua producono risultati sul lungo periodo. La nuova strategia ci permetterà di ottenere numerosi vantaggi: contenere la resistenza agli adulticidi, tutelare la biodiversità e l’ecosistema, ridurre l’impatto ambientale e azzerare il rischio di intossicazioni per operatori e cittadini. Fondamentale sarà l’impegno e la partecipazione attiva dei cittadini nel mettere in atto ogni azione utile alla prevenzione della proliferazione della zanzara”, ha dichiarato l’assessora alla transizione ecologica, ambiente e verde Oriana Ruzzini

La strategia

La nuova strategia si fonda su quattro azioni chiave: il controllo e l’eliminazione dei ristagni d’acqua, principali focolai larvali; l’utilizzo di prodotti larvicidi ecocompatibili in caditoie e altri luoghi a rischio; la sensibilizzazione e il coinvolgimento della cittadinanza nelle buone pratiche di prevenzione; il monitoraggio della proliferazione delle larve negli specchi d’acqua tramite ovitrappole.

Chi deve intervenire

Il focus è su tutti i cittadini, compresi gli amministratori condominiali, asili nido, scuole pubbliche e private, società che gestiscono le aree di centri commerciali, case di cura e ospedali, etc; soggetti pubblici e privati, responsabili o che comunque abbiano l’effettiva disponibilità di corsi d’acqua, scarpate ferroviarie e autostradali, scarpate e cigli stradali, aree incolte e aree dismesse; tutti i conduttori di orti, vivai, serre, aziende agricole/zootecniche; proprietari e responsabili di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di stoccaggio di materiali di recupero; gestori di depositi, anche temporanei, di copertoni per attività di riparazione, rigenerazione e vendita e ai detentori di copertoni in generale; responsabili dei cantieri.

Cosa fare in primavera ed estate

Nei mesi primaverili ed estivi si ha l’obbligo di non abbandonare oggetti e/o depositare contenitori che possano raccogliere acqua piovana; procedere a regolare svuotamento di oggetti e contenitori situati nelle proprie aree private (giardini, cortili, terrazzi,ecc.); coprire i contenitori inamovibili con reti zanzariere a maglia stretta o coperchi a tenuta; tenere puliti i cortili, i giardini e le aree aperte da rifiuti di ogni genere, in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza; liberare le grondaie intasate degli edifici per evitare ristagni d’acqua; assicurare lo stato di efficienza degli impianti idrici dei fabbricati, dei locali annessi degli spazi di pertinenza; svuotare le piscine non in esercizio o eseguire periodici trattamenti larvicidi, introdurre pesci in presenza di laghetti.Dal 1° aprile al 30 novembre, con cadenza ogni 15 giorni, serve trattare con prodotti larvicidi i tombini di raccolta dell’acqua piovana presenti nelle proprie aree private (giardini, cortili, ecc). il principio attivo da utilizzare è preferibilmente di tipo biologico/ecologico bacillus turigensis.

Importante poi, quando si annaffia, svuotare completamente dopo l’uso le pompe o i contenitori; sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli impermeabili) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia; chiudere appropriatamente e stabilmente con coperchi a tenuta, nel caso in cui si voglia raccogliere l’acqua piovana utilizzare una rete a maglie strette fissata e ben tesa da posizionare su eventuali serbatoi d’acqua o eseguire periodici trattamenti larvicidi.

Ai proprietari e responsabili di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di stoccaggio di materiali di recupero di adottare tutti i provvedimenti atti a evitare che i materiali permettano il formarsi di raccolte d’acqua, coprendoli con un telo impermeabile fissato e ben teso per impedire la raccolta d’acqua in pieghe e avvallamenti, oppure procedere allo svuotamento delle raccolte idriche dopo ogni pioggia; assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili i provvedimenti di cui sopra, trattamenti larvicidi ogni 15 giorni o in alternativa entro 5-7 giorni da ogni precipitazione atmosferica; ai gestori di depositi, anche temporanei, di copertoni per attività di riparazione, rigenerazione e vendita e ai detentori di copertoni in generale, di:stoccare i copertoni al coperto o in containers dotati di coperchio, dopo averli svuotati di eventuali raccolte d’acqua al loro interno, o se all’aperto, proteggerli con teli impermeabili in modo tale da evitare raccolte d’acqua sui teli stessi ben fissati; ridurre al minimo i tempi di stoccaggio dei copertoni fuori uso, per evitare accumuli difficilmente gestibili sotto l’aspetto igienico sanitario, concordando con le imprese di smaltimento tempi brevi di prelievo; provvedere, in caso di documentata impossibilità a coprire i copertoni stoccati all’aperto, ad eseguire trattamenti larvicidi ogni 15 giorni o in alternativa entro 5-7 giorni da ogni precipitazione atmosferica.

Ai responsabili dei cantieri evitare raccolte idriche in bidoni e altri contenitori, qualora l’attività richieda la necessità di contenitori con acqua o per il recupero di acqua piovana questi devono essere dotati di rete a maglie strette fissata e ben tesa, oppure svuotati completamente con periodicità non superiore a 5 giorni; sistemare i materiali necessari all’attività e quelli di risulta in modo da evitare raccolte d’acqua; provvedere, in caso di sospensione dell’attività del cantiere, alla sistemazione di tutti i materiali presenti in modo da evitare raccolte di acque meteoriche; assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili i provvedimenti di cui sopra, trattamenti larvicidi ogni 15 giorni o in alternativa entro 5-7 giorni da ogni precipitazione atmosferica;

All’interno dei cimiteri non lasciare vasi e sottovasi pieni di acqua; non lasciare nelle aree scoperte contenitori vuoti (annaffiatoi e simili) che potrebbero riempirsi di acqua piovana (questi vanno rimossi o conservati capovolti); se l’acqua non è trattata con prodotti larvicidi, i vasi portafiori devono essere riempiti con materiale inerte umido (sabbia, argilla espansa, terra, ecc.) al posto dell’acqua. In caso di utilizzo di fiori finti il vaso, se collocato all’aperto, dovrà essere comunque riempito di sabbia.

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