Lo spettacolo del Teatro Tascabile inaugura Casa Suardi ristrutturata- Foto

L’EVENTO. Fine settimana di iniziative per festeggiare il restauro del palazzo di Piazza Vecchia che ora è stato restituito alla città.

Casa Suardi è tornata alla città di Bergamo. L’inaugurazione di venerdì pomeriggio riporta lo storico edificio di proprietà del Comune di Bergamo ai cittadini bergamaschi grazie alla vocazione di fruizione pubblica e culturale che le si è voluta attribuire.

Una grande festa in piazza Vecchia, con Arlecchino a guidare la serata e uno scenografico trasloco dell’archivio storico comunale, sospeso lungo fili tesi tra il palazzo Nuovo (sede della Biblioteca Mai) e Casa Suardi. Grandi palloni bianchi sono rimbalzati sugli spettatori che hanno assistito all’evento.

Lo spettacolo del Teatro Tascabile ha dato il via, di fatto, alla cerimonia di inaugurazione di Casa Suardi, culminata con il taglio del nastro da parte del sindaco Giorgio Gori, e con i discorsi dell’assessora alla cultura Nadia Ghisalberti e dell’assessore alla riqualificazione urbana Francesco Valesini.

«La Capitale della Cultura dello scorso è stata lo spunto per fare tante cose – ha sottolineato il sindaco Giorgio Gori –, ma anche nel 2024 Bergamo continua a investire nella cultura: casa Suardi torna oggi ai nostri concittadini e ospita un archivio che è la storia della nostra città. Custodisce il verbale del primo consiglio comunale del 1946 e il via libera alla città a coniar moneta di Federico Barbarossa ai disegni dei più importanti architetti della città».

Il programma delle iniziative

Il programma prosegue con l’apertura al pubblico di Casa Suardi anche sabato 16 e domenica 17 marzo, dalle 10 alle 17, con l’esposizione di alcuni tra i pezzi più significativi conservati. L’accesso sarà libero sia in Casa Suardi sia a Palazzo Nuovo, sede della biblioteca Mai.

Nella giornata di sabato 16, dalle ore 9.30 alle 12.30, il Salone Furietti in Palazzo Nuovo ospiterà una Giornata di studi dal titolo Casa Suardi. Gli Archivi storici comunali. La conservazione e la fruizione delle fonti archivistiche, con interventi della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia, di storici dell’Università di Bergamo e di giornalisti, coordinati dalla responsabile della Biblioteca.

Le funzioni che si insediano a Casa Suardi

Casa Suardi sarà principalmente sede dell’Archivio storico del Comune di Bergamo; qui sono conservati documenti che risalgono al 1100 fino al 1950 riguardanti la storia di Bergamo. La struttura dispone di 1500 metri di moderne scaffalature che consentono finalmente di riunire l’Archivio che, per motivi di spazio, da quasi 20 anni è stato diviso in due sedi - Palazzo Nuovo e un deposito esterno.

L’archivio storico del Comune di Bergamo

Le operazioni di trasferimento, effettuate da una ditta specializzata, che sono durante quasi un mese sotto l’attenta sorveglianza degli archivisti in forza alla Mai, hanno riguardato non solo l’Archivio storico comunale, ma anche altre raccolte documentarie e iconografiche, preziose testimoni della nostra città: la Raccolta di pergamene, la Raccolta dei disegni di Giacomo Quarenghi, gli archivi degli architetti Virginio Muzio, Luigi Angelini, Pino Pizzigoni, Camillo Galizzi, Abramo Bugini, Nestorio Sacchi e, recentissime donazioni pervenute dagli eredi, Sandro Angelini e Giuseppe Gambirasio.

Le raccolte Bergamo illustrata, Stampe, Cartografia, Manifesti, e tanti altri materiali hanno trovato posto in 13 cassettiere, per un totale di quasi 200 cassetti.

Le 12 vetrine espositive consentiranno ai visitatori di prendere visione dei documenti, mostrati a rotazione all’interno delle teche. Il primo piano dell’edificio, arricchito da uno spazio accoglienza, sala letture e spazi di consultazione per documenti di grandi dimensioni, è infatti aperto alla libera visita, durante l’intero arco di apertura della struttura. Il secondo resta invece riservato esclusivamente agli addetti ai lavori.

I lavori nella storica dimora di Bergamo

Per riportare il palazzo alla città sono serviti 2,3milioni di euro, finanziati in gran parte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: il Comune di Bergamo si era infatti aggiudicato, nell’ambito del bando per la rigenerazione urbana, un finanziamento di oltre 1,8milioni di euro. Quello completato è il primo lotto di intervento, quello che si concentra sugli spazi interni del palazzo. L’Amministrazione è al lavoro per finanziare e realizzare anche il secondo lotto di restauro di Casa Suardi, quello che si concentra su facciate e spazi limitrofi.

L’intervento del Comune di Bergamo si è concentrato sul primo e sul secondo piano del palazzo. Il cantiere ha previsto ambienti destinati a esposizioni temporanee e permanenti, spazi di consultazione di documenti d’archivio, locali climatizzati per la conservazione dei volumi e dei documenti di pregio, laboratori di restauro e didattici, oltre a tutti quegli ambienti di servizio, destinati al pubblico e al personale.

- Al piano terra locali destinati ad androne di ingresso e ambienti filtro che conducono allo scalone monumentale esistente, di collegamento dei vari piani dell’edificio, e all’ascensore di nuovo inserimento, accessibile dal cortile interno scoperto; dalla corte sono poi raggiungibili degli spazi serventi a disposizione per l’alloggiamento degli impianti di Casa Suardi.

- Il piano primo, sede dalle sale di maggior pregio storico-artistico, è dedicato alle funzioni aperte al pubblico. In questo piano infatti trovano spazio gli ambienti espositivi dotati di arredo minimalista e di qualità perfettamente integrato all’ambiente e una sala di consultazione dei documenti antichi accessibile attraverso un locale filtro, controllabile dalla reception. I servizi igienici, aperti al pubblico, posizionati lungo la facciata su Piazza Vecchia in corrispondenza di quelli attualmente esistenti – per minimizzarne l’invasività e ridurre i costi – sono accessibili dal corridoio principale in posizione baricentrica rispetto ai diversi ambienti. L’area più a ovest del piano invece ospita locali di deposito dei documenti e un vano servente a disposizione per gli impianti. Tutto è stato studiato garantendo il massimo rispetto dell’edificio e minime trasformazioni edilizie.

- Al piano secondo, infine, trovano spazio ambienti accessibili al personale e locali di servizio. In questo piano infatti sono presenti gli uffici del personale, i laboratori di manutenzione per i materiali d’archivio e gli ambienti di deposito differenziati in locali di deposito documenti, vani di catalogazione documenti con controllo temperatura e umidità e spazi di deposito micro-climatizzati attrezzati con speciali macchinari per un controllo di precisione delle caratteristiche termo-igrometriche. Dal vano filtro centrale che funge anche da via d’esodo, sono poi accessibili i servizi igienici e il vano servente per gli impianti. Come al piano primo, il progetto è stato definito mantenendo l’integrità dell’edificio monumentale e prevedendo minimi interventi di trasformazione e addizione.

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