Cronaca / Bergamo Città
Martedì 06 Luglio 2021
Lo scempio al «Bögn»: imbrattata con lo spray la parete a strapiombo
Le scritte sono comparse sotto la targa del 1910 che ricorda l’apertura della litoranea a Riva di Solto. Carrara: non c’è giustificazione. Indignazione sui social.
Scempio al Bögn di Riva di Solto, uno degli scenari più incantevoli del lago d’Iseo, meta di turisti che vi arrivano a piedi o via lago. La parete naturale del ponte della «strada vecchia» dell’anfiteatro naturale incastonato tra alte pareti scoscese è stata deturpata da scritte lungo un tratto di una decina di metri, con frasi legate al mondo degli ultras: su tutte, giganteggia la scritta «Brescia» seguita da un inequivocabile insulto in tedesco, circondata da altre parole in rosso più piccole: «Bergamo, Frankfurt, ultras, hooligans» . Oltre dieci metri in lunghezza proprio nel punto in cui campeggia la targa a ricordo della realizzazione della strada lacuale nel 1910, su volontà e iniziativa del Comune di Riva di Solto e dell’allora sindaco Camillo Martinoni, conte di Calepio nonché primo presidente della Canottieri Sebino di Lovere.
Ad accorgersi dello scempio sono stati alcuni cittadini che, alle prime luci dell’alba di ieri, si sono recati all’orrido del Bögn per godersi un po’ di aria fresca, il che lascia immaginare che i vandali abbiano agito protetti dall’oscurità nella notte tra domenica e lunedì 5 luglio.
Nel giro di poche ore la notizia si è diffusa anche tramite social network creando un tam tam mediatico che non ha fatto altro che dimostrare la sensibilità e l’affetto che moltissime persone provano verso questo luogo. «Pura ignoranza, no comment», scrive qualcuno sotto la foto pubblicata su Instagram dal profilo di Riva di Solto: «Bambini che si annoiano e non sanno cosa fare? Il mio lago non lo sporcate, spero che il Comune faccia qualcosa»; «Se cancellarlo costa troppo facciamo colletta», scrivono altri due. Tanta rabbia che ha trovato conforto e comprensione nella reazione dell’Amministrazione comunale.
«Ripuliremo tutto»
«Puliremo quanto è stato fatto, non c’è alternativa. Purtroppo non ci sono telecamere nell’area e quindi non possiamo risalire all’identità dei responsabili – commenta la sindaca Nadia Carrara –. Solo pochi anni fa avevamo fatto un intervento per ripulire proprio queste pareti da alcuni vecchi murales, ma nulla di paragonabile con quanto è stato fatto questa volta». Altre due scritte probabilmente realizzate dagli stessi vandali sono comparse su una delle vetrate del lungolago e su una fioriera posta poco distante. Lesioni profonde al paese, atti vandalici che nulla hanno a che vedere con la street art, che oltraggiano uno degli spazi di punta dal punto di vista turistico dell’intero Sebino, con le sue rocce a strapiombo e una piccola spiaggia di sassi dove prendere il sole.
«Non ci sono giustificazioni per quello che hanno fatto, non c’entra nulla con la street art che, al contrario, talvolta può essere utile a riqualificare determinati ambienti», conclude Nadia Carrara. Un gesto deplorevole mosso da futili motivi. La condanna è di tutti: il Bögn di Riva non si tocca.
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