Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 17 Luglio 2023
L’inflazione frena, ma nessuno se n’è accorto: «Scostamenti impercettibili»
CAROVITA . Secondo Istat a giugno in Bergamasca l’indice su base annua è sceso al 5,5% contro il 6,6 dello scorso maggio Il dato su base mensile a -0,1%. I consumatori: «I prezzi sono talmente alti che è difficile accorgersi di certe riduzioni».
C’è la temperatura reale e quella percepita. Come per il caldo, sembra accadere anche per l’inflazione: c’è quella «reale», fotografata dai dati ufficiali secondo cui la corsa dei prezzi sta rallentando, e c’è l’«inflazione percepita» di chi fa la spesa (o va in vacanza, o paga la bolletta…) e vede invece scontrini sempre più cari. Succede pure a Bergamo. Perché i dati ufficiali, appunto quelli diffusi ieri dall’Istat su base provinciale e riferiti al mese di giugno, indicano in realtà un raffreddamento della curva dei prezzi: l’inflazione su base annua scende al 5,5% rispetto al 6,6% che si registrava a maggio, e per trovare un valore più basso bisogna tornare ad aprile 2022 (5,2%) ; l’inflazione su base mensile ha addirittura il segno negativo, -0,1%, ed è la terza volta nel giro dell’ultimo anno (prima era accaduto a marzo 2023, -0,3%, e a settembre 2022, -0,1%).
Alimentari e bevande all’8,1%
Spulciando le singole categorie, l’inflazione su base annua dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche si attesta adesso all’8,1%, contro il 9,7% osservato a maggio; la macrocategoria «spese per abitazione ed energia» viaggia al 10,2%, rispetto al 13,4% registrato a maggio, la voce «energia elettrica e gas» scende al 3,1% annuo (ma la bolla energetica era scoppiata tra marzo e aprile 2022, mesi ormai scivolati fuori dal confronto su base annua); i servizi di trasporto sono al 12,3% (erano al 16,1%). Spostando il focus sull’inflazione su base mensile, l’Istat indica in discesa le voci di spesa principali: -0,1% per prodotti alimentari e bevande analcoliche, -2,1% per «spese per abitazione ed energia», -6,2% per energia elettrica e gas; crescono invece i servizi di trasporto, +4,2% in un mese. A livello nazionale l’inflazione su base annua è scesa al 6,4%, rispetto al 7,6% di maggio, e l’Istat parla di «netta decelerazione dell’inflazione, in un quadro di stabilità dei prezzi sul piano congiunturale»: l’inflazione su base mensile è rimasta «nulla», allo 0%, e in Italia non accadeva da maggio 2021.
La voce delle associazioni di categoria
Oltre i numeri ufficiali, tuttavia, rimane la sensazione di una estenuante corsa dei prezzi, una sorta di «cronicizzazione» dell’inflazione. «È difficile accorgersi di questa riduzione dell’inflazione – commenta Christian Perria, presidente di Federconsumatori Bergamo -. A fronte di una diminuzione effettiva dei prezzi energetici rispetto ai mesi scorsi, i prezzi degli alimentari non sono diminuiti con la stessa proporzione. Alcune specifiche voci restano in incremento: e non parliamo dei voli aerei, anche alla luce dei richiami delle autorità di settore nei giorni scorsi. Per le famiglie resta il problema di come far quadrare i conti, le più colpite sono sempre quelle meno abbienti. E se a settembre aumenteranno anche i prezzi del trasporto pubblico, la prospettiva non è certo confortante». Dall’estate rovente a un possibile autunno caldo. «È difficile parlare di diminuzione dei prezzi, se si pensa a quando si fa la spesa: ogni settimana la sensazione è quella di doverci mettere sempre qualche euro in più per riempire il carrello alla stessa maniera – concorda Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -. Forse, nei mesi scorsi i prezzi erano saliti così tanto che ora non ci si accorge nemmeno di una eventuale discesa».
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