L’identikit dei ricoverati in Terapia intensiva a Bergamo: «Senza vaccino e colpiti dalla variante Delta»

Luca Lorini, direttore dell’Area critica dell’Asst Papa Giovanni: chi non è protetto non ha barriere contro questa variante. «Ottanta ricoverati, 25 morti. Nessuno aveva Omicron».

Mercoledì 9 morti per Covid nella Bergamasca, in 12 giorni 28 decessi: cosa sta succedendo? Cosa ci si deve aspettare, in uno scenario complessivo di contagi su numeri altissimi? «Facciamo subito una premessa: finalmente sento dire che non ha senso guardare alla contabilità quotidiana sui contagi causati dal virus, io lo sostengo dall’inizio della pandemia, perché i numeri vanno analizzati, per comprendere l’andamento della diffusione del virus, almeno settimanalmente, e confrontando periodi complessivi». Luca Lorini direttore del Dipartimento di Emergenza e urgenze e dell’Area critica dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo sciorina le cifre senza esitazione: «Parlo di cose che so, e che vedo tutti i giorni, quindi mi riferisco soltanto ai ricoveri in Area critica nel corso della pandemia. Ebbene: nella prima ondata abbiamo avuto 4.000 pazienti ricoverati nelle Terapie intensive in Lombardia , nella seconda anche, nella terza altrettanto, numero più numero meno. In questa ultima ondata, che è partita a settembre e che ora sta ancora continuando, i ricoverati totali in Terapia intensiva sono stati 700. Di questi i morti sono stati il 30%, la percentuale di decessi invece nelle altre ondate era sul 40%, tra i ricoverati in Terapia intensiva. A Bergamo, all’Asst Papa Giovanni, nell’ultima ondata abbiamo avuto in totale 80 malati Covid ricoverati in Terapia intensiva. E di tutti questi ricoverati io ho nomi, cognomi, e varianti: ebbene, nessuno di questi è stato colpito dalla variante Omicron, ma tutti, lo dicono i sequenziamenti dei loro tamponi positivi, sono stati contagiati dalla variante Delta. Di questi ultimi 80 ricoverati la percentuale di decessi è stata del 30%, quindi 24-25 persone non ce l’hanno fatta. E nessuno di questi era vaccinato. Cosa ne deduciamo? La variante Delta sta circolando ancora, ed è quella variante che chi è vaccinato con tre dosi è riuscito a sconfiggere, mentre chi non lo è, spiace dirlo ma è proprio così, ha un rischio elevato di avere una malattia grave e, se ricoverato in Terapia intensiva, di morire».

L’evidenza dei numeri, sottolinea Lorini, è tale da poter affermare che Omicron, per i vaccinati e coperti da tre dosi, ha una diffusione certamente molto più ampia per la sua elevata contagiosità, ma «per moltissime persone ha effetti più o meno simili a quelli di un’influenza. Certo, anche l’influenza nelle persone particolarmente fragili, con difese immunitarie molto labili, e tra le persone anziane può avere conseguenze gravi, ma mi sento di poter affermare che se tutti fossimo vaccinati, con l’Omicron prevalente come è adesso in Lombardia, noi non avremmo probabilmente neppure un letto di Terapia intensiva occupato . Questo perché i vaccinati hanno una vera barriera contro la variante Delta, ma nel frattempo ci sono ancora almeno 5 milioni di persone in Italia che non hanno avuto neppure un vaccino, e quindi la Delta continua a circolare e fa danni, tra chi non ha alzato la barriera vaccinale».

Ci si deve quindi aspettare che questa «ondata» della variante Delta che scorre parallela a quella dell’Omicron continui a mietere vittime? «L’andamento dei contagi segue sempre lo stesso percorso: vediamo una variante comparire, aumentano i contagi, quindi dopo 15 giorni vediamo salire i ricoveri, e poi crescere il numero dei morti – continua il direttore dell’Area critica dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo – . I ricoverati attuali nella Terapia intensiva si sono contagiati almeno tre- quattro settimane fa, se non di più. E ci sono anche persone della seconda e terza ondata. E ribadisco, si tratta nella stragrande maggioranza di persone non protette neppure da una dose di vaccino, o che, per esempio, non avevano ancora fatto la dose booster e che avevano fatto scadere il ciclo vaccinale da oltre sei mesi, quando sono state contagiate. Finché avremo persone non vaccinate, la variante Delta continuerà a colpire. Certo, mi si potrà contestare che in alcuni casi anche l’Omicron può causare danni drammatici, ma si tratta di casi rari: per i vaccinati l’Omicron è qualcosa di molto simile a una malanno stagionale, c’è chi viene contagiato e non se ne accorge neppure . Ci sono poi anche i casi di persone ricoverate in Terapia intensiva per un infarto, per un incidente, per altre patologie e scoperte positive: ma queste persone se muoiono non muoiono per il contagio Covid, ma per le patologie che le hanno portate in ospedale . Ed è anche per aiutare queste persone, per garantire a tutti di poter avere con certezza la rapidità di cure intensive che ci si dovrebbe vaccinare: se tutti fossimo protetti, non conteremmo più decessi causati dalla Delta. Men che meno dall’Omicron».

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