Lesioni traumatiche cerebrovascolari, esperti internazionali a confronto

ASST PAPA GIOVANNI-FROM. Confronto tra specialità sulle lesioni traumatiche cerebrovascolari: dall’esperienza clinica il miglioramento della cura.

Un pomeriggio di confronto su un caso concreto, per fare un altro passo avanti nella cura. L’Auditorium Parenzan del «Papa Giovanni» ha ospitato il 23 maggio il convegno di formazione «Lesioni traumatiche cerebrovascolari: dalla strada alla riabilitazione», promosso dall’Asst cittadina in collaborazione con la From (Fondazione per la ricerca ospedale di Bergamo): al centro, il racconto a più voci del complesso trattamento di un paziente colpito, dopo un grave incidente stradale, da una lesione cerebrovascolare grave. A concludere il convegno è stato il confronto – in videocollegamento – tra gli specialisti del «Papa Giovanni» e Walter Biffl, della General and Trauma Surgery dello Scripps Memorial Hospital di La Jolla, in California, tra i massimi esperti del tema a livello mondiale.

L’occasione è stata «un chiaro esempio dei frutti a cui può portare la collaborazione tra ospedale e From – rileva Francesco Biroli, responsabile dell’Area Neuroscienze della From -. I risultati saranno davvero utili per il trattamento di casi simili di pazienti traumatizzati, per i quali sono in corso diverse ricerche». «L’insorgere di lesioni cerebrovascolari in seguito a un evento traumatico come un incidente stradale è una complicanza fortunatamente poco frequente – approfondisce Paolo Gritti, Responsabile dell’Anestesia e Rianimazione neurochirurgica del “Papa Giovanni”, responsabile scientifico dell’evento -, ma che quando si verifica impatta in modo molto forte sulla vita del paziente, incrementando il rischio di gravi disabilità e mortalità».

«Sono diversi i casi clinici di questo tipo che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi mesi – aggiunge Stefano Magnone, Dirigente medico della Chirurgia Generale 1 -: le prime 24-48 ore sono fondamentali per dare ai pazienti una qualità di vita migliore». «Le ricerche hanno prodotto anche alcuni miglioramenti organizzativi nella gestione del paziente, tutto ciò porta ad una buona probabilità di guarigione dopo un trauma grave», rimarca Davide Corbella, dirigente medico dell’Anestesia e Rianimazione neurochirurgica. «Il convegno ha messo a fuoco un tema che ha un’impronta decisamente multidisciplinare, partendo dalla valutazione, compresa la fase pre-ospedaliera, e concentrandosi poi sul trattamento e sul follow up del paziente», sottolinea Francesco Locati, direttore generale del «Papa Giovanni».

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