Legge sui seggiolini anti-abbandono
C’è il via libera del Consiglio di Stato

Il decreto attuativo della legge approvata ormai un anno è stato sbloccato. Soddisfatta Alessandra Gallone: «Chiederò anche una direttiva per monitorare le assenze dei bimbi fino a 3 anni».

«Alleluia. È proprio il caso di dirlo. I seggiolini e sensori anti abbandono saranno a breve obbligatori e, da prima firmataria nel 2018 del disegno di legge in materia, non posso che esserne fiera. Ci tenevo tanto». Alessandra Gallone, senatrice bergamasca di Forza Italia, ha accolto con sollievo la pronuncia del Consiglio di Stato che ha di fatto sbloccato il decreto attuativo della legge 117 del 2008, approvata ormai un anno fa, che impone dispositivi di allarme e strumenti adeguati per prevenire l’abbandono in auto dei bambini fino a quattro anni.

A Palazzo Madama era stata lei la prima firmataria dello stesso testo di legge che alla Camera era stato presentato invece da Giorgia Meloni. Nei prossimi giorni il decreto verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale con le caratteristiche essenziali di utilizzo dei dispositivi. «Purtroppo è trascorso un anno e ci sono state altre vittime - precisa la senatrice bergamasca -. Bisognava dare tempo anche alle aziende di adeguarsi alle norme europee, ora però è il momento di accelerare per evitare ulteriori tragedie». Tra le caratteristiche dei sensori dovrà esserci l’attivazione automatica ad ogni utilizzo e un segnale di conferma al conducente nel momento della avvenuta attivazione. Inoltre i dispositivi dovranno essere dotati di un sistema di comunicazione automatico per l’invio di messaggi o chiamate. Un dispositivo di allarme, in sostanza, costituito da uno o più elementi interconnessi per prevenire l’abbandono dei bambini.

«La tecnologia è fondamentale per una dotazione integrata ed efficace. Dopo il via libera al decreto attuativo sarà più facile ottenere risultati, anche sulla tempistica - aggiunge Gallone -. Essendo un tema a me caro, ho preparato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, che depositerò a Roma in settimana. Invito il ministro ad emanare una direttiva semplice alle scuole affinché, quando un genitore non porta a scuola un bimbo fino a 3 anni, scatti l’obbligo in capo al genitore di contattare la scuola attraverso una telefonata o una chat. Se la scuola non riceve l’avviso, provvederà a contattare i genitori del bimbo assente. Una sorta di monitoraggio con cui l’istituto ha il controllo esaustivo, provvede all’organizzazione dei vari servizi e alla fine si ottiene un doppio controllo. La mia è una proposta per razionalizzare la procedura e anche un suggerimento da addetta ai lavori al ministro appena insediato». Se il primo scoglio del Consiglio di Stato sembra essere superato, si attendono ora gli adempimenti necessari affinché il decreto entri in vigore. Probabilmente verrà concesso un periodo di adeguamento ulteriore per consentire alle aziende produttrici dei dispositivi di adeguarsi alle caratteristiche richieste. In ogni caso il periodo non dovrebbe essere superiore ai 120 giorni.

Capitolo multe per i trasgressori: chi non si dota di seggiolini e sensori anti abbandono dovrebbe incorrere in una sanzione tra gli 80 e i 300 euro e la decurtazione di 5 punti sulla patente. Per i recidivi nell’arco di 2 anni, sospensione della patente di guida da 15 giorni a 2 mesi. «Sono una mamma e immagino quanto possa essere frustrante per un genitore perdere un figlio in circostanze drammatiche - rimarca la senatrice Gallone -. La strada intrapresa è giusta e anche una maggiore consapevolezza può aiutare a prevenire. Non ci si può dividere su questi temi, è in gioco la vita dei nostri figli». Anche i dettagli possono fare la differenza: nei casi in cui il dispositivo fosse alimentato a batteria, si prevede che deve essere in grado di segnalare al conducente livelli bassi di carica rimanente e deve essere basato su sistemi elettronici che utilizzano appositi sensori.

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