Le prime parole di Ottavia Piana dopo l’incubo: «Grazie a tutti, ora sto bene e devo riposare»

IN OSPEDALE. La prima dichiarazione della speleologa 32enne dall’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove è stata operata, dopo il salvataggio nell’Abisso Bueno Fonteno, per le fratture più urgenti.

Ottavia Piana, la speleologa bresciana di 32 anni rimasta bloccata e ferita per più di tre giorni in una grotta in provincia di Bergamo e salvata nella notte tra martedì e mercoledì 18 dicembre, è stata operata per stabilizzare le fratture più gravi che ha riportato nella caduta nell’anfratto avvenuta sabato pomeriggio (14 dicembre). L’intervento è stato eseguito all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove la speleologa è stata trasporta in elicottero dopo l’uscita dalla grotta. La paziente rimane in prognosi riservata, ricoverata in terapia intensiva e in buone condizioni, sveglia e lucida

Le immagini dell’uscita dalla grotta di Ottavia Piana

Dentro e fuori l’Abisso Bueno Fonteno: il lavoro dei soccorritori per salvare Ottavia Piana.

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«Ringrazio tutti i soccorritori. Grazie al personale sanitario che mi sta curando. Ora sto bene e sono fuori pericolo. Ho solo bisogno di recuperare e di riposo. Grazie a tutti». Sono le parole pronunciate nella mattinata di giovedì 19 dicembre da Ottavia Piana. La 32enne è stata salvata da più di 150 soccorritori che si sono alternarli per estrarla dalla grotta in 80 ore di lavoro lungo un percorso di circa 4 chilometri.

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