Lavori sull’Asse interurbano, rischio code per un mese

Città in tilt. Disagi per una carreggiata ristretta e la chiusura dello svincolo alla Grumellina che, forse, riaprirà giovedì 23 marzo. L’intervento della Provincia, per la posa di pannelli fonoassorbenti, fino al 21 aprile: «Ma miglioreremo il cantiere».

Trentaquattro minuti per percorrere 3 chilometri di strada, martedì 21 marzo, a un orario qualsiasi, non di punta, sull’Asse interurbano. Calcolatrice alla mano, sono 88 metri al minuto, per una velocità media che sfiora i 5,3 chilometri all’ora. Più che a passo d’uomo, quasi a passo di tartaruga. Partenza alle 16.09 dallo svincolo per Orio al Serio, in direzione di Curno/Ponte San Pietro; arrivo alle 16.43 all’altezza della Grumellina. Ma è andata ancora peggio a chi quella strada l’ha percorsa la mattina presto e nel tardo pomeriggio, con punte di circa un’ora e mezza per 4 chilometri e auto incolonnate fin quasi a Seriate.

Attenzione, perché fino al 21 aprile la probabilità di ritrovarsi in colonna in quel tratto di SS-671 a qualunque ora del giorno sarà altissima. Tutto per un restringimento della carreggiata a una sola corsia (quella veloce) lungo circa 250 metri subito dopo lo svincolo di via Grumellina che, per consentire agli operai di lavorare in sicurezza, è stato chiuso sia in entrata che in uscita. La strozzatura si è resa necessaria a causa della posa di una quarantina di metri di barriere fonoassorbenti a beneficio di alcune abitazioni che sorgono a pochi metri dalla strada.

L’intervento ha costretto la Provincia di Bergamo a emettere un’ordinanza ad hoc, come se di cantieri, in quella zona, non ce ne fossero già abbastanza: «Purtroppo si tratta di lavori eseguiti già in ritardo e finanziati due anni fa per 120mila euro – replicano dall’Ufficio tecnico della Provincia –. In questi primi giorni sono previste le lavorazioni con i macchinari più ingombranti che non si potevano utilizzare dall’esterno. Terminati quelli, vedremo come sarà possibile migliorare l’assetto del cantiere».

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Il prosieguo dei lavori potrebbe essere svolto di notte e anche la carreggiata potrebbe essere allargata per consentire il passaggio di due corsie. Per ora solo condizionali, legati alle prime fasi del cantiere. Intanto ieri passare da un lato all’altro della città - soprattutto in direzione di Curno, ma anche lungo altre bisettrici - si è rivelato un calvario per migliaia di automobilisti, già alle prese con le gimkane del rondò dell’autostrada. Due ore e un quarto da Torre de’ Roveri a Osio Sotto, un’ora e dieci da Seriate a Mozzo, 25 minuti per muoversi da est ad ovest di Bergamo, utilizzando le circonvallazioni.

Lo sconforto dei forzati della strada si è trasferita sui social fin dalle prime ore del mattino. Ma nonostante il tam-tam sui social, il traffico è rimasto sostenuto sulle circonvallazioni e anche in città per l’intera giornata.

La riapertura dello svincolo

L’unica buona notizia è che lo svincolo sull’Asse interurbano verso la Grumellina dovrebbe riaprire presto (forse addirittura domani), anche se soltanto in uscita. Ma è come un brodino caldo servito in ghiacciaia; a quel punto, infatti, la colonna è ormai quasi del tutto alle spalle e dopo il restringimento, il traffico torna a scorrere regolare. Tutt’intorno i cambi di rotta imposti alla viabilità dal cantiere del casello A4 non facilitano la situazione: gli automobilisti, spaesati, preferiscono sempre più avventurarsi lungo le strade del centro, intasando le altre arterie in entrata e in uscita dalla città, da via Zanica a via Gavazzeni, fino alla stessa via Autostrada, già affaticata dalle deviazioni, a via Spino e a via San Bernardino. Di alternative non ce ne sono e almeno fino alla metà del prossimo anno dovremo fare i conti con i disagi del maxi cantiere dell’A4, che pure procede a ritmo spedito. La prossima novità di rilievo – e stavolta parliamo di qualcosa di buono – sta nell’apertura in aprile del sovrappasso al rondò delle valli, che alleggerirà il traffico in arrivo dalla Valle Seriana. Peccato che sulla circonvallazione, dopo via delle Valli e il cavalcavia di Boccaleone, si arriverà di nuovo nei pressi del casello dell’autostrada. E da lì, fine della corsa.

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