L’allarme dei pediatri: «Aria troppo inquinata, i bambini a rischio»

L’APPELLO. Anche i medici bergamaschi hanno condiviso il documento inviato all’Anci da diverse società di pediatria: «Lo smog arreca danni gravi».

Hanno preso carta e penna e lanciato un allarme, con una lettera recapitata ai sindaci e alla rete dell’Anci, l’associazione nazionale comuni italiani: per 14mila pediatri italiani l’aria è troppo inquinata nelle varie regioni e i bambini sono a rischio, nel senso che sono particolarmente vulnerabili durante lo sviluppo fetale e nei primi anni di vita con l’esposizione ad inquinanti atmosferici che incidono sui loro polmoni, organi e sistema nervoso centrale ancora in fase di maturazione, e quindi l’inquinamento dell’aria può arrecare danni gravissimi alla loro salute. L’appello, sottoscritto da diverse società scientifiche di pediatria, è condiviso anche da molti pediatri bergamaschi che invitano a una riflessione approfondita sul tema. Nel documento i pediatri e neonatologi italiani chiedono in concreto l’adozione di limiti alla circolazione di veicoli inquinanti nelle città, aumentando le zone a traffico limitato, la pedonalizzazione o la creazione di zone a bassa velocità (30 chilometri orari nell’area urbana o 20 chilometri orari in prossimità delle scuole), più percorsi ciclabili e spazi verdi . Bergamo, tra le province lombarde, è quella che negli anni ha fatto passi più significativi nella riduzione dell’inquinamento da polveri sottili (Pm10), uno degli indicatori sulla qualità dell’aria con un impatto significativo sulla salute collettiva, ma la strada è ancora lunga. Ad esempio, in base ai dati dell’Arpa (l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) nel 2022 a Bergamo si sono verificati 35 giorni di superamento della media giornaliera e soglia di 50 microgrammi per metro cubo, rispetto ai 60 giorni di Brescia o agli 84 di Milano (nel 2003 si registravano invece nel territorio orobico 112 di superamento della soglia).

«Scenario poco rassicurante»

Passi in avanti importanti, ma i pericoli per la salute dei bambini non mancano e gli esperti evidenziano vari aspetti. Il pediatra bergamasco Luigi Greco, consigliere tesoriere dell’Ordine dei Medici di Bergamo e provincia, chiarisce: «L’inquinamento ha implicazioni notevoli, a partire dalle complicazioni respiratorie. Il particolato dei diesel incide nei confronti di alcuni tipi di allergeni che il sistema immunitario non riconosce e dando luogo ad allergie respiratorie, essendone una concausa. Il traffico, l’inquinamento ambientale, le polveri sottili e l’ozono producono azioni irritanti sulle mucose respiratorie e predispongono a patologie, rendendo i bambini più suscettibili. Spesso i passeggini sono all’altezza dei tubi di scarico. Inoltre, ciò che è nell’aria finisce nella terra e nella catena alimentare e anche questo aspetto va valutato. Bergamo sembra essere messa meglio rispetto alle altre province lombarde, ma la situazione non è rassicurante nella nostra regione. In Lombardia ci sono traffico veicolare e grandi insediamenti produttivi, un mix micidiale».

Servono ambienti salubri

Poi un suggerimento concreto, oltre a quelli enucleati nella lettera inviata dai pediatri italiani ai sindaci. «Anche l’istituzione di un senso unico nella circolazione può apportare benefici alla salute collettiva – precisa Greco -. Più in generale, l’esposizione dei bambini agli agenti inquinanti non è causa dell’aumento della mortalità infantile, ma della morbilità appunto quando gli organi sono in maturazione. Effetti che si riverberano anche su patologie legate all’asma, mentre sui possibili effetti in termini di sviluppo neurologico si è in fase di accertamento». Il pediatria bergamasco Leo Venturelli, Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Bergamo, evidenzia l’importanza di ambienti salubri per i bambini, sia interni sia esterni. «Anche gli interni delle abitazioni devono essere a misura dei bambini. Bisogna cambiare aria spesso e aprire le finestre almeno ogni due ore, per non mantenere aria stagnante. Il bambino ha atti respiratori più frequenti e ventilazione polmonare minore rispetto all’adulto, quindi è più soggetto ad avere inquinanti respiratori. Le caldaie vecchie in casa vanno sostituite. La politica delle città di contrasto all’inquinamento è utile se unita a piccole azioni dei cittadini, come il corretto utilizzo della raccolta differenziata che provoca un inquinamento minore. Bergamo è attenta al tema dell’inquinamento su più fronti, dalle zone a traffico limitato alla mobilità elettrica, e sono vari i fattori da valutare per proteggere i bambini e averli più sani, a livello respiratorio e di metabolismo. Bisogna prestare attenzione ai minimi particolari».

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