Lago assediato, obiettivo: una maxi variante da 200 milioni di euro

IL PROGETTO. La grande opera non è stata ancora inserita nel contratto di programma Anas, in scadenza a fine anno.

Lago d’Iseo

Ore 7.30, per chi esce di casa in auto per andare al lavoro cominciano i primi rallentamenti e le code. Una manciata di minuti dopo sulle strade tra il basso Sebino e la Val Calepio ecco comparire anche le mamme, i papà e i nonni che accompagnano a scuola o alla fermata dell’autobus figli e nipoti. Tra le 9.30 e le 10 le principali arterie del territorio, la statale 469 che corre dalla sponda bergamasca del lago corre fino al casello A4 di Palazzolo, e la provinciale 91 che da Sarnico taglia la Val Calepio in direzione di Bergamo, cominciano a diventare un po’ più scorrevoli. All’ora di pranzo e in concomitanza con le uscite dalle scuole si torna a procedere con fatica. Nel primo pomeriggio ecco una nuova «finestra» per muoversi in modo abbastanza agevole. Fino alle 17, quando tutto si ferma di nuovo fino a sera.

Il progetto di una nuova variante

Lo sa bene chi vive o lavora tra il medio e basso Sebino e i paesi della Valle di Calepio, detta anche rubber valley per le numerose aziende leader nel settore della gomma. Quella descritta è la situazione che, mediamente, si verifica ogni giorno feriale. Nei week end di bel tempo, invece, le cose peggiorano. Sia gli amministratori che i cittadini, ma anche il mondo delle piccole medie imprese locali, da anni chiedono a più riprese che si concretizzi il progetto della nuova variante. La maxi opera – il costo è stimato tra i 160 e i 200 milioni di euro – andrebbe a interconnettere la ss 469 e la sp91 tramite due nuovi attraversamenti sul fiume Oglio (uno a Castelli Calepio in zona svincolo autostradale e uno in località Fosio a Sarnico), alleggerendo i centri storici e la litoranea dal traffico.

Lo studio di fattibilità vecchio di 15 anni

Lo studio di fattibilità, che ormai ha già una quindicina di anni (ma se ne parlava già alla fine degli anni Ottanta) è sui tavoli del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. La Provincia di

«Un’opera fondamentale per la viabilità dei nostri territori»

Bergamo aveva anche consegnato al ministro Matteo Salvini un dossier con le infrastrutture prioritarie per la Bergamasca, tra cui la variante del basso lago, ritenuta «un’opera fondamentale per la viabilità dei nostri territori», come spiegato dal consigliere provinciale Mauro Bonomelli, che insieme ad altri colleghi amministratori sta lavorando affinché quest’opera diventi una priorità anche per gli enti chiamati a trovare le risorse necessarie.

L’opera non è prevista da Anas e Pnrr

Al momento, infatti, la maxi opera non è inserita nel contratto di programma Anas in vigore. Il documento pluriennale, che viene rinnovato ogni cinque anni (ma che viene modificato in base agli stanziamenti approvati di volta in volta dal Governo), scadrà alla fine del 2025. L’approvazione del nuovo contratto Anas 2026-2030, quindi, potrebbe aprire un nuovo spiraglio per la variante del basso lago, che non è stata inserita nemmeno tra le opere del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Da qui il rinnovato impegno da parte del territorio per sbloccare la situazione.

«Si tratta di un’opera strategica e fondamentale per un territorio a vocazione industriale e turistica – sottolinea Francesco Micheli, sindaco di Villongo e consigliere provinciale –. Nei prossimi mesi lavoreremo in sinergia con la Comunità montana dei laghi bergamaschi, che sta riprendendo in mano la questione, per riportare la variante all’attenzione dei grandi tavoli».

La Provincia lavora al 1° lotto

Nel frattempo la Provincia sta lavorando per portare avanti l’iter del primo lotto di questa grande nuova infrastruttura, che è anche l’ultimo in variante alla sp 91, tra Grumello, Chiuduno e Castelli Calepio. L’obiettivo è appaltare i lavori da 10 milioni di euro entro fine anno. Un «impegno corale, da parte di tutte le componenti politiche», come lo ha definito anche Adriana Bellini, sindaca di Credaro ed ex presidente della Comunità montana dei

«Un impegno corale, da parte di tutte le componenti politiche»

Laghi bergamaschi. «Il tema della variante alla sp 91 e alla ss 469 sta molto a cuore a tutti gli amministratori locali e non solo – dichiara Bellini –. I rapporti con Regione, Anas e ministero delle infrastrutture sono costanti, affinché le prossime programmazioni Anas la possano contemplare. Da presidente di Comunità montana mi ero fatta portavoce di questa situazione viabilistica ormai al collasso e anche ora, con i colleghi sindaci della zona, stiamo continuando questa importante battaglia per un’infrastruttura ormai imprescindibile e che il nostro territorio, all’avanguardia dal punto di vista industriale e in forte ascesa a livello turistico, si merita di avere».

Dal nuovo presidente della Comunità montana la conferma di un rinnovato impegno a favore della variante: «Stiamo prendendo in mano i faldoni del progetto per capire a che punto siamo e come procedere da qui in avanti», spiega Danny Benedetti, che in qualità di sindaco di Trescore è alle prese anche con il traffico e le code lungo la statale 42. Obiettivo, quindi, il nuovo contratto di programma Anas e la progettazione definitiva.

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