«La torre del Gombito presto in sicurezza»

CITTA’ ALTA. Brembilla: «Ora impalcature e parasassi. Poi un’impresa verificherà, pietra dopo pietra, eventuali sfaldamenti».

La torre di Gombito sarà protetta da impalcature e parasassi, a proteggere i passanti nel caso in cui, come avvenuto domenica pomeriggio, cada del materiale dall’alto dei suoi 52 metri. L’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla annuncia «l’immediata messa sicurezza» della torre più alta della città e l’intervento di un’impresa specializzata che verificherà, pietra dopo pietra, eventuali sfaldamenti. Eseguita questa indagine sarà possibile conoscere lo stato di salute della torre medioevale e nel caso, prevedere un intervento di restauro più profondo.

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Ipotesi restauro

Dopo l’episodio di lunedì, quando dalla torre si sono staccati pezzi delle malte che uniscono le pietre in arenaria, il Comune ha organizzato un sopralluogo. «Come prima cosa – dice Brembilla – abbiamo ordinato l’allestimento delle impalcature a 40 centimetri dalla strada e delle mantovane, parasassi che evitano che il materiale cada sulla strada. Il passaggio dei mezzi sarà garantito, non sono previste modifiche alla viabilità. A breve incaricheremo degli operai specializzati che verificheranno la superficie picchettando ogni pietra, così da togliere eventuale materiale che si sta sfaldando». Questo intervento potrebbe già essere risolutivo, ma è difficile al momento fare previsioni: «Se sarà necessario si dovrà procedere con un restauro complessivo. Questo significa recuperare risorse, a fronte di un progetto che dovrà avere il benestare della Sovrintendenza».

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