La rissa al Luna park: «Bottiglie e un bidone contro gli steward»

CELADINA. La vigilanza era intervenuta venerdì sera per evitare il peggio tra i gruppi di ragazzi che litigavano. «Uno ha estratto un coltello». l giostrai: non lasciateci soli.

La tensione aleggiava ancora nell’aria sabato sera, tra le luci e i suoni di festa del Luna park di Celadina. La rissa di venerdì sera ha vissuto uno strascico – fortunatamente senza problemi, limitato solo a qualche scintilla verbale – anche ieri poco dopo le 20, all’apertura delle attrazioni. Alcuni dei partecipanti al parapiglia del giorno precedente sono infatti tornati, arrivando alla spicciolata divisi in gruppetti e cercando di entrare nel Luna park. Sono giovani soprattutto stranieri, spesso in compagnia di ragazze italiane, dai 16 ai 20 anni al massimo; il look è quello d’ordinanza del «mondo maranza», tra l’altro in un caleidoscopio di maglie da calcio. Elemento identificativo di diversi partecipanti dei fatti del giorno precedente: così sabato sera la vigilanza li ha immediatamente riconosciuti, ha discusso con loro e ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per evitare eventuali tensioni. Sul posto sono prontamente intervenuti tre equipaggi della Polizia di Stato: si è cercato di calmare gli animi dei ragazzi, di contenere eventuali scintille e di prevenire eventuali «prossime puntate».

Il caos di venerdì

La miccia s’era innescata venerdì sera, attorno alle 22, nel primo giorno di apertura delle giostre che tradizionalmente animano i giorni di Sant’Alessandro. «Una scena terribile, avvenuta sotto gli occhi di tante famiglie con bambini che sono scappate. Per fortuna non si è fatto male nessuno, ma la prossima volta potrebbe finire peggio». Ciro Cesarino era tra i tanti che venerdì sera ha assistito al parapiglia: protagonisti, ancora una volta, gruppi di ragazzi stranieri tra i 16 e i 20 anni accompagnati da ragazzine italiane. Sono probabilmente gli stessi della maxi-rissa alla stazione di domenica scorsa (con 7 denunciati), di quella all’Oriocenter e i responsabili di furti e aggressioni alle piscine Italcementi (l’ultima giovedì ai danni di un bagnino, un minorenne è stato denunciato).

Alcuni avevano bottiglie di alcolici e superalcolici acquistati poco prima nei supermercati. «Insieme a dei colleghi stavamo controllando l’area più interna del Luna park – racconta Paolo Lisi, responsabile degli steward della fiera –. Abbiamo visto un gruppetto di ragazzi agitarsi e li abbiamo seguiti: sul piazzale vicino all’ingresso c’erano due gruppi di ragazzi che litigavano animatamente». Delle ragazzine sarebbero state importunate e palpeggiate in precedenza: forse questa la miccia dello scontro. «Siamo intervenuti per placare gli animi, spiegando loro educatamente che qui ci sono anche famiglie con bambini. L’intervento però è stato vano, i due gruppi si sono coalizzati contro gli addetti alla vigilanza». Il parapiglia s’è fatto violento, animato da una trentina di giovanissimi: un nordafricano che indossava una maglietta dell’Atalanta ha estratto un coltello, mentre altri hanno lanciato bottiglie di vetro e un bidone dell’immondizia pieno di bottiglie contro gli steward, senza fortunatamente riuscire a colpirli, mentre una panchina ha colpito alla gamba il titolare di una delle attività del Luna park. Immediata è scattata la chiamata al 112. Gli steward hanno cercato rifugio tornando verso i cancelli e nel frattempo i giostrai – che hanno capito la gravità della situazione – sono usciti e si sono messi a fare da barriera tra la marea di ragazzini e le famiglie che avrebbero voluto godersi la serata di festa. Sono così intervenute quattro Volanti della questura: appena si sono visti i lampeggianti, i ragazzini sono scappati.

I giostrai chiedono aiuto

Anche il responsabile del Luna park Armando Piccaluga ha chiamato il 112, venerdì sera: «Abbiamo 10 steward pagati da noi, ma è evidente che non bastano, se arrivano tutti questi ragazzini. Noi gestori ci siamo messi in mezzo e abbiamo evitato il peggio, ma questo è un Luna park storico e chiediamo maggiore attenzione da parte del Comune e della questura. Lunedì andrò in prefettura a chiedere che ci mandino le forze dell’ordine a vigilare, non è possibile lavorare in una condizione del genere: è importante tutelare le famiglie, i bambini e chi lavora qui».

Le dichiarazioni dell’amministrazione comunale

«In sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza, venerdì mattina, la problematica del Luna park non è emersa, perché successa dopo – precisa Sergio Gandi, vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo –. Certo nella prossima riunione terremo presente anche questo. Abbiamo già potenziato i controlli nelle zone in cui si sono verificati gli ultimi episodi con dieci pattuglie in più tra carabinieri, polizia, polizia locale e guardia di finanza. La polizia locale ha inoltre una pattuglia impegnata tutti i giorni in via Moroni per evitare atti di sciacallaggio dopo l’incendio e una sull’asse Ferdinandeo, più di così non potremmo fare. Sono felice che il prefetto abbia istituito un tavolo tecnico per studiare il fenomeno, perché solo capendo come è strutturato e come si muovono questi gruppi di ragazzi riusciremo a intervenire, non solo con attività di repressione ma anche e soprattutto con la prevenzione».

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