La pioggia non ferma la Via Crucis tra le vie di Città Alta - Video

LA CELEBRAZIONE. Un momento sentito e partecipato, proposto da Comunione e Liberazione in collaborazione con la Diocesi e la parrocchia del Duomo. Ad accompagnare il cammino e la lettura del vangelo di Giovanni, i commenti tratti da «Il Mistero della Carità di Giovanna d’Arco».

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Bergamo

È stata molto partecipata, come ogni anno, la Via Crucis proposta dalla comunità̀ di Comunione e Liberazione di Bergamo, in collaborazione con la Diocesi e la parrocchia del Duomo. La pioggia ha costretto a un cambio di programma, eliminando la parte del percorso lungo le Mura. Quattro quindi le tappe, da Piazza Vecchia alla Cittadella, poi alla chiesa del Carmine e ritorno in Piazza Vecchia. Ad accompagnare il cammino e la lettura del vangelo di Giovanni, i commenti tratti da «Il Mistero della Carità di Giovanna d’Arco», di Charles Péguy, autore francese molto caro a don Giussani, il fondatore di Cl. La riflessione finale, sul tema della speranza, è stata proposta da monsignor Davide Pelucchi.

La Via Crucis delle Grazie

A causa della pioggia, non si è tenuta la tradizionale processione del Venerdì Santo con la statua del Cristo morto per le vie della parrocchia delle Grazie. Nella chiesa parrocchiale si sono svolte idealmente le cinque tappe previste: il chiostro, la sede de L’Eco di Bergamo, la stazione ferroviaria, la mensa alla stazione autolinee e infine la chiesa parrocchiale. Ogni tappa ha visto riflessioni sul corpo martoriato di Cristo e vari interventi. Una rappresentante della Caritas parrocchiale ha raccontato come i volontari distribuiscano cibo e aiuti, ma anche «semi di speranza». Sulla stazione ferroviaria, Olga, studentessa universitaria, ha confidato di aver presentato un suo progetto all’amministrazione comunale «su come gestire il problema dei senza fissa dimora conciliando la loro dignità con la nostra sicurezza». Poi le tappa alla mensa della stazione autolinee, frequentata da tante persone in difficoltà, e quella della chiesa parrocchiale.

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