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Cronaca / Bergamo Città
Domenica 23 Febbraio 2025
«La mia sfida: cento maratone contro il bullismo»
LA STORIA. La sfida che Marco Matteazzi ha lanciato a se stesso è di quelle da far svenire, nel vero senso della parola: correre una maratona ogni giorno per 100 giorni di fila. Ma al netto della fatica non molla, perché sa che il traguardo fissato riguarda la società intera.
Marco Matteazzi, 24 anni, di Altavilla Vicentina, venerdì 14 febbraio è partito per un lungo viaggio in tutta Italia con una missione ben precisa: dire basta al bullismo. Un’impresa da campioni, per sensibilizzare il Paese sull’importanza di fare prevenzione, che sabato 22 febbraio lo ha portato per la nona tappa a Bergamo dove, al parco della Trucca, ha percorso i 42 chilometri accompagnato da molti ragazzi bergamaschi che hanno deciso di unirsi alla sua campagna sociale in stile «Forrest Gump». In molti lo hanno trovato sui social, dove nelle scorse settimane Marco ha lanciato l’iniziativa, e hanno voluto dare una testimonianza concreta della loro adesione correndo insieme.
Il bullismo a scuola
«Sono stato vittima di bullismo per anni, alle superiori soffrivo di ansia sociale e solitudine». Marco parla delle difficoltà avute a scuola a causa della sua forma fisica: «Un insegnante mi chiamò, una volta, “polpetta”. Da allora sono diventato lo zimbello della scuola. Ero sempre emarginato dai gruppi, senza amici e senza un posto dove sentirmi veramente accettato». Poi la reazione: «Non sei quello che ti hanno fatto credere, sei molto di più!» raccontava Marco in un video su Instagram. Un messaggio forte, che vuole indirizzare ai tanti giovani vittime di atti di prevaricazione.
La tappa alla Trucca di Bergamo
«Ho creato la community Insanus, un luogo dove chiunque può superare i propri limiti, nello sport e nella vita. La sfida delle 100 maratone è la mia dichiarazione di guerra contro il bullismo, un simbolo di resilienza e di forza per chiunque». Dopo Brescia sabato la corsa in città. «È andata bene, sono un trattore» ha detto scherzando al termine della maratona. «Sono contento perché si sta creando un bel gruppo attorno al progetto. Molti ragazzi aderiscono perché sono attratti dalla sfida. Durante le maratone cerco sempre di parlare con tutti e almeno la metà dei partecipanti mi racconta di avere sofferto per il bullismo». Marco è testimonial della raccolta fondi «100 maratone contro il bullismo» della Fondazione Libra Ets di Padova, che da anni lotta contro ogni forma di violenza e di discriminazione. La speranza è di chiudere l’impresa podistica arrivando alla quota di 100mila euro raccolti.
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